Epic Games torna ad attaccare Apple sul prelievo del 30% sui ricavi generati dalle app distribuite sull’App Store e avvia un piano di cessioni e licenziamenti

Epic Games torna ad attaccare Apple rivolgendosi questa volta alla Corte suprema degli Stati Uniti.

L’editore di Fortnite ha depositato una domanda di revisione giudiziaria relativa alla violazione delle leggi antitrust da parte di Apple per l’imposizione di un prelievo del 30% su tutti i ricavi generati dalle app distribuite dall’App Store e per l’obbligo a passare dal suo sistema di pagamento proprietario.

La battaglia di Epic Games sta andando avanti dal 2020, anno della prima denuncia contro Apple e le sue politiche di distribuzione e monetizzazione, respinta dalla Corte della California che non aveva ritenuto Apple in posizione dominante, seppur imponendo all’azienda di modificare le condizioni d’uso.

Epic Games ha anche annunciato un piano di cessioni e licenziamenti perché, come ha scritto il fondatore Tim Sweeney a tutti gli impiegati, “per un po’ abbiamo speso molto più di quanto abbiamo guadagnato”, per far crescere Fortnite nel metaverso.

L’azienda, che sta licenziando il 16% dei dipendenti, ha anche avviato la cessione di BandCamp a Songtradr e lo scorporo dell’attività pubblicitaria SuperAwesome che diventerà una società indipendente.

Epic Games torna ad attaccare Apple sul prelievo del 30% sui ricavi generati dalle app distribuite sull’App Store e avvia un piano di cessioni e licenziamenti ultima modifica: 2023-10-02T10:34:56+02:00 da Redazione

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