Microsoft cede la vendita del display advertising ad AOL

L’accordo riguarda anche l’Italia. Aol sostituisce inoltre Google con Bing come motore di ricerca

Microsoft fa un passo indietro nella pubblicità online. E spunta un accordo importante con Aol, che ‘scarica’ Google al quale viene preferito il motore di ricerca Bing.
Si tratta dell’ennesima mossa con cui l’amministratore delegato di Microsoft, Satya Nadella, mostra la sua volontà di ritirarsi dalle attività con performance deboli per rendere Microsoft più concentrata su quelle strategiche. Rientra in questo quadro anche la vendita a Uber di parte delle sue attività nelle mappe.

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Aol si assume la responsabilità delle vendite di pubblicità su display, dispostivi mobili e video delle proprietà Microsoft negli Stati Uniti e in altri otto paesi, tra cui l’Italia.
I 1.200 dipendenti Microsoft nella pubblicità avrebbero già ricevuto lettere per entrare a far parte di Aol. L’accordo fra Microsoft e Aol completa il lento ritiro dalle attività di pubblicità digitale di Redmond, che nell’ultimo decennio ha investito in ogni angolo della pubblicità digitale nel tentativo di competere con Google ma con scarsi frutti.

La partnership fra Microsoft e Aol è di dieci anni e segna la sostituzione di Google, finora usato da Aol per i suoi risultati di ricerca. Microsoft ha anche raggiunto un accordo con AppNexus, società di pubblicità digitale che rileverà le vendute automatizzate di pubblicità su display in più di dieci paesi.

 

Microsoft cede la vendita del display advertising ad AOL ultima modifica: 2015-07-01T10:55:41+02:00 da Redazione

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