GroupM analizza lo scenario del social commerce, prossima frontiera del commercio online anche in Italia

Secondo lo studio di GroupM, con la piena attivazione delle funzionalità di shopping, il modello social commerce renderà i consumer journey meno complicati e dispersivi 

In Asia il social commerce si è ritagliato un ruolo di tutto rispetto, in Cina vale già circa il 14% dell’eCommerce, e negli Usa è in crescita. Tutto fa pensare che il fenomeno del social commerce, ovvero la possibilità di completare il processo di acquisto senza dover mai uscire dai social network, prossimamente si farà strada anche in Italia dove oggi non è ancora pienamente operativo ma lo sarà tra non molto, grazie al rilascio delle nuove funzionalità di acquisto integrato, già testate con successo altrove.

Alessia Valneri – Research Director di GroupM Italy

Secondo lo scenario “Never Ending Commerce. Il Social Commerce nella ripresa dei consumi degli italiani”, realizzato dal team di Development & Insight che fa capo ad Alessia Valneri, Research Director della unit Business Intelligence & Insight guidata da Federica Setti, Chief Research Officer di GroupM Italy, il social commerce sarà la nuova frontiera evolutiva dell’eCommerce, capace di rivoluzionare il modo in cui gli italiani si approcciano a prodotti e servizi.

“I social network sono, oggi, una fonte di ispirazione fondamentale per la scoperta, valutazione e scelta di un prodotto, ma possono essere anche un generatore di occasioni perse” spiega Alessia Valneri, Research Director di GroupM Italy. “I contenuti più caldi e coinvolgenti, specie quelli proposti da creator e influencer, sanno essere molto efficaci sia nel generare interesse che conversion; tuttavia, la necessità di acquisire ulteriori informazioni e di concludere l’acquisto al di fuori del social, innesca journey spesso complessi e non sempre soddisfacenti”.

 

In un contesto di crescente convergenza tra le piattaforme social e di media blending, il modello del social commerce promette di valorizzare i punti di forza attuali dei social rendendo però il funnel ancora più compatto e la shopping experience fluida, coinvolgente e coerente. Non solo, il social commerce farebbe cadere i punti di debolezza all’origine di tanti mancati acquisti ottimizzando il funnel e reinventando i formati adv in un’ottica di maggior engagement. L’integrazione della funzionalità di eCommerce nelle piattaforme potrà poi spingersi al di là dei social, arrivando presto ad investire in ambiti quali lo streaming e le app di messaggistica.

 

Non mancano però i dubbi e le perplessità di fronte a un modello non ancora pienamente sperimentabile. Obiezioni che hanno soprattutto a che fare con l’abitudine e con la preferenza dei consumatori per altri canali di acquisto, a partire dalle piattaforme di eCommerce usate attualmente, ma anche con il deficit di fiducia che alcuni consumatori nutrono nei confronti dei social network. Timori che le piattaforme ed i brand saranno chiamati a tenere in considerazione.

Gli italiani sembrano comunque interessati a questa evoluzione: la ricerca condotta da GroupM Italy a supporto di questo scenario (basata su 2.000 interviste a un campione rappresentativo della popolazione online 18+), circa un utente di social network su 2 è infatti già interessato alla possibilità di concludere l’acquisto direttamente al suo interno.

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GroupM analizza lo scenario del social commerce, prossima frontiera del commercio online anche in Italia ultima modifica: 2022-02-01T11:36:39+01:00 da Redazione

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