AudienceXpress, i nuovi dati sul consumo di streaming video degli italiani vedono crescere le piattaforme Avod

Soltanto un terzo degli intervistati dello studio di AudienceXpress si è detto disposto a condividere dati personali in cambio di annunci personalizzati, ma vengono apprezzati gli annunci contestuali e coerenti con i contenuti visualizzati

AudienceXpress, la società di FreeWheel specializzata nella vendita di pubblicità su AdvancedTV, ha pubblicato i risultati della terza edizione dello studio sui consumatori “connessi”, condotto in collaborazione con la società di ricerca indipendente Happydemics.

Emerge un quadro dettagliato dell’uso della TV connessa, delle piattaforme e dei servizi a cui accedono tramite i propri dispositivi, che include la predisposizione verso la pubblicità su TV connessa.

Lo studio è stato condotto tra il 31 gennaio e il 6 febbraio in Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi (EU6) su un campione di 7.380 persone.

In Italia, il tasso di adozione della Smart TV è il più alto tra tutti i Paesi intervistati, con 8 utenti su 10 che fruiscono di contenuti video su grande schermo distribuiti su rete IP. E il 45% degli spettatori utilizza quotidianamente piattaforme su CTV. Le piattaforme più usate sono quelle Svod, cioè servizi di streaming su abbonamento (48%), seguite da streaming di canali lineari (38%); Avod, piattaforme di streaming supportate da pubblicità (29%); video online (13%).

Le piattaforme Avod presentano un tasso di crescita superiore perché i loro contenuti sono alla stesso tempo gratuiti, brand-safe e prodotti con qualità professionale. Tra piattaforme gratuite on-demand preferite dagli utenti spiccano quelle offerte da emittenti tradizionali, tra cui RAI Play e Mediaset Infinity. Tuttavia, i canali Fast come PlutoTV, LG o Rakuten sembrano guadagnare interesse, mentre l’accesso ad aggregatori di social media su dispositivi CTV non è così diffuso come negli altri Paesi.

 

La pubblicità sulle CTV è un argomento che genera risposte controverse per l’utilizzo dei dati. Soltanto il 34% degli intervistati si è detto disposto a condividere dati personali in cambio di annunci personalizzati, una percentuale comunque più alta rispetto a quelle rilevate negli altri Paesi. Tuttavia, gli italiani riconoscono il valore del targeting, e quasi uno spettatore di CTV su tre (28%) ha dichiarato di preferire gli annunci contestuali e coerenti con i contenuti visualizzati. Questa percentuale cresce al 38% per la fascia di età tra i 18 e i 24 anni, mentre un quarto (24%) preferisce annunci personalizzati in base alla posizione geografica.

In aggiunta, ben il 40% degli italiani intervistati ha espresso un giudizio positivo sugli annunci interattivi, che ad esempio includono un codice promozionale o un codice QR per accedere a sconti o acquisti diretti. Infine, quasi la metà dei partecipanti al sondaggio ha ammesso di preferire una pubblicità più lunga all’inizio dei contenuti senza annunci successivi.

«Con i servizi Avod e Svod chiaramente destinati a evolversi, sarà interessante osservare come le abitudini di consumo cambieranno in base alla crescente offerta di contenuti premium disponibile su canali supportati da pubblicità. Gli investitori pubblicitari dovranno adattarsi di conseguenza, cogliendo queste tendenze e sperimentando per individuare il mix di canali vincente in grado di massimizzare la reach e l’impatto delle campagne» commenta Davide Fiorentini, Director Demand Sales Italia di AudienceXpress.

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AudienceXpress, i nuovi dati sul consumo di streaming video degli italiani vedono crescere le piattaforme Avod ultima modifica: 2023-04-06T11:10:02+02:00 da Redazione

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