Oatly trasforma un ostacolo in opportunità e hackera i muri di Parigi per la sua nuova campagna di brand

Abituati a far cose strane, in Oatly non si sono scoraggiati scoprendo che una legge municipale impedisce di mostrare marca e logo nell’utilizzo dei muri della città, a meno che non ci sia un contenuto artistico.

La marca svedese di latte d’avena ha già regalato uno spazio pubblicitario alle marche di latticini tradizionali per confrontare l’impatto ambientale, lanciato il suo Philadelphia plant-based a Philadelphia e fatto una meta-campagna con 9 pubblicità in 1.

Come sia successo, lo ha raccontato su LinkedIn Elise Prigent, Brand Lead France di Oatly, con il team creativo che ha tradotto in realtà la frase di McLuhan ‘il mezzo è il messaggio’ utilizzando un frigo, un furgone e un bancale per ‘aggiungere’ il brand a un muro decorato artisticamente come il regolamento comunale impone.

“Possiamo hackerare i nostri muri?”, ha chiesto Prigent al team creativo interno che ha pensato di utilizzare oggetti e prospettiva per risolvere il problema. Soluzione creativa che ha ottenuto un plebiscito generale, moltiplicato l’investimento della marca e aperto – forse – un nuovo filone che va in senso contrario alle false operazioni OOH create in digitale come l’operazione ‘mascara’ di Maybelline.

Oatly trasforma un ostacolo in opportunità e hackera i muri di Parigi per la sua nuova campagna di brand ultima modifica: 2023-11-27T13:05:57+01:00 da Redazione

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