Francesco Morace. L’Alfabeto della sostenibilità per valutare l’impatto sul mondo delle imprese

Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab, racconta a BrandNews i contenuti del libro che raccoglie le storie di 26 aziende e la nuova cultura ESG che si sta progressivamente affermando

di Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab

Francesco Morace

Sostenibilità è diventata la parola chiave che apre tutte le porte del futuro, ma è anche una partita a scacchi che si giocherà tra diversi protagonisti. I pezzi più importanti sono le istituzioni, le aziende, i governi, mentre i pedoni siamo noi, i singoli individui.

Chi conosce il gioco degli scacchi sa però che – in circostanze particolari – un Pedone può diventare una Regina: è avvenuto a Greta Thunberg.

Solo 30 anni fa la sostenibilità si sovrapponeva all’ecologismo militante e indicava una nicchia di sostenitori che a partire dalle analisi contenute nel Rapporto sui limiti dello sviluppo commissionato al MIT dal Club di Roma e pubblicato nel 1972, propugnava il superamento secco di un modello di crescita che in effetti nei 50 anni successivi si è rivelato insostenibile.

 

La storia evolutiva del concetto, che comprende le vicende dell’ambientalismo e dei movimenti globali ad esso collegati, fino ai Fridays for future di Thunberg, è affascinante e controversa, ma non è questo il taglio che proponiamo nel libro ‘L’Alfabeto della sostenibilità. 26 modi di essere sostenibili’, in libreria dal 16 gennaio.

Abbiamo piuttosto valutato l’impatto che la sostenibilità – nel significato ampio con cui oggi la intendiamo – ha avuto e continuerà ad avere nel mondo dell’impresa, nella visione delle aziende grandi e piccole, italiane e internazionali. E nello stesso tempo abbiamo sottolineato – con Marzia Tomasin di Utopia Impresa che con me ne è l’autrice, e con Stefania Farina, Enrico Giovannini ed Ermete Realacci con i loro contributi – le estensioni che il concetto ha conosciuto nella dimensione dei valori civili in questi ultimi 10 anni, con un’accelerazione che neanche il più ottimista degli osservatori avrebbe mai potuto immaginare.

Tutti sulla scacchiera ESG. La definizione dei 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, presentata in sordina nel 2015, ha acquisito progressivamente un’importanza strategica sempre maggiore e negli ultimi 3 anni ha ottenuto un ruolo e una centralità che ha convinto molte aziende a sostituire la propria Vision e la propria Mission con alcuni dei punti in questione.

Non è solo il caso di realtà – come Patagonia, Alce Nero, Humana People to People – che già negli anni ’70 si sono dimostrate pioniere nei valori della sostenibilità, o come veri e propri Alfieri della sostenibilità umana e sociale come Nativa e Jointly, ma anche di aziende ‘saltate’ più recentemente sulla scacchiera ESG (Environment, Social, Governance) come Cavalli.

Ambiente, responsabilità sociale e gestione illuminata diventano allora il mantra per grandi gruppi alimentari come Lavazza, della farmaceutica come Chiesi o dei servizi finanziari come Unipol, ma anche di piccole imprese eccellenti che operano nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale come Video Systems.

Nella partita della visione sostenibile di oggi, l’ecologia – intesa come scienza degli equilibri – definisce allora percorsi ed esperienze che propongono l’integrità morale e materiale come standard di qualità sia nella vita personale che nella cultura aziendale. Assistiamo così a una ricomposizione tra i ruoli e le aspettative dei soggetti privati, dei pubblici cittadini, dei manager, degli impiegati e dei liberi professionisti, all’insegna della completezza valoriale e dell’integrità personale. Questa diventa la base per la nuova cultura ESG che si sta progressivamente affermando nelle aziende e che viene raccontata nelle 26 storie raccontate nel libro.

Francesco Morace. L’Alfabeto della sostenibilità per valutare l’impatto sul mondo delle imprese ultima modifica: 2023-01-23T11:02:25+01:00 da Redazione

Related posts