Uniting Group chiude il 2021 con ricavi oltre i 21 milioni di euro. E investe in nuovi format proprietari per crescere ancora

Il risultato, quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente, ottenuto grazie alla crescita di tutte le businee unit (Kiwi, Flu e All Communication). Nel secondo semestre lancio di format proprietari e investimenti nell’area di business digital e in un progetto sulla sostenibilità

Uniting Group ha chiuso il 2021 con ricavi oltre 21 milioni di euro, quasi raddoppiati rispetto all’anno precedente, e un ebitda pari al 9,39% del fatturato.

«Arriviamo da un anno molto positivo, viatico eccellente per un inizio di 2022 ancor più soddisfacente in cui come gruppo abbiamo già pareggiato nei soli primi sei mesi i risultati di tutto il 2021 in termini di ordini confermati – spiega Antonio Libi, CFO di Uniting Group -. Parliamo di un risultato oltre le aspettative, che ci permette di guardare con ottimismo alla seconda parte dell’anno nonostante il clima di incertezza derivante dal conflitto in Ucraina, per cui abbiamo stimato un possibile impatto negativo di circa il 10% rispetto alle previsioni di chiusura fatte a inizio anno. Al momento per il nostro business il ‘peso’ maggiore è ancora riconducibile alla parte di eventi, che cuba circa il 55% del totale. La volontà per il futuro è bilanciare questa voce e per farlo abbiamo iniziato un percorso di investimenti volto a consolidare ulteriormente la nostra offerta sul mercato in ambito digital».

Uniting Group chiude il 2021 con un fatturato di oltre 21 milioni di euro. E investe in nuovi format proprietari e nel digital
Antonio Libi, cfo di Uniting Group

Obiettivi importanti, frutto anche del nuovo modello operativo di “Co-creation Platform”, che consente di orchestrare al meglio il lavoro e le iper verticalità di tutte le business unit del Gruppo, ottimizzando le performance. La prova tangibile sta nella crescita di tutte le storiche realtà di Uniting, con All Communication, Kiwi e Flu che hanno registrato rispettivamente un aumento di fatturato 2021 su 2020 del 45%, 40% e 150%.

«La volontà per la seconda metà dell’anno è quella di proseguire crescendo in modo organico grazie all’assegnazione di significative commesse pluriennali e al lancio dei nostri primi format proprietari, una nuova area di business in cui crediamo moltissimo e che stiamo sviluppando per andare oltre il semplice concetto di format. Saranno vere e proprie piattaforme di comunicazione – conclude Alessandro Talenti, ceo di Uniting Group –. In questo 2022 ne presenteremo addirittura tre: il primo legato a tematiche e valori fondamentali come l’inclusività e la diversity, che lanceremo a breve, promosso da DHL Express Italy. Un secondo, in autunno, verticale sul settore dell’influencer marketing e, infine, un format dedicato al mondo food, che gestiremo per conto di Gruppo Manzoni, ad ulteriore dimostrazione della fiducia che ormai anche le grandi realtà ripongono in noi».

Alessandro Talenti, ceo di Uniting Group

Per consolidare il nuovo dna, Uniting Group rilancia inoltre il progetto sulla sostenibilità di Gruppo, iniziato a metà del 2021 con la nascita di un team interno supportato da consulenti specializzati. L’approccio seguito è stato quello di lavorare con le norme internazionali predisposte dall’ISO (International Standard Organization), direttamente collegabili agli SDG (Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU) e utilizzati per l’attività di rendicontazione ESG della società attraverso la creazione di un codice etico aziendale.

Il progetto prosegue nel 2022 sia con l’attività di formazione interna, sia con il programma ambientale di coinvolgimento dei fornitori, con la volontà di trasformarsi in una società benefit entro il 2023.

Uniting Group chiude il 2021 con ricavi oltre i 21 milioni di euro. E investe in nuovi format proprietari per crescere ancora ultima modifica: 2022-07-06T10:42:47+02:00 da Redazione

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