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Rai: nascono 10 direzioni di genere per la creazione di contenuti. Nel primo semestre utile di 9,7 milioni di euro

Il cda della tv pubblica ieri ha approvato il bilancio al 30 giugno 2021  e l’attuazione del modello organizzativo per Generi. Nasceranno 10 direzioni con il compito di produrre i contenuti per tutte le piattaforme

Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi ieri a Roma sotto la presidenza di Marinella Soldi, ha esaminato e approvato all’unanimità il bilancio al 30 giugno 2021 della Rai e quello consolidato di Gruppo alla stessa data, illustrati dall’amministratore delegato Carlo Fuortes.

Il primo semestre 2021 del Gruppo Rai si chiude con un risultato in utile di 9,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (utile netto di 4,8 milioni di euro).

Al 30 giugno 2021 la posizione finanziaria netta risulta negativa per 317,3 milioni di euro (-275,9 milioni al 30 giugno 2020).

Relativamente alla prevedibile evoluzione della gestione del Gruppo Rai – si legge nella nota di viale Mazzini – l’aggiornamento delle proiezioni economiche per l’esercizio in corso prospetta un risultato consolidato a fine anno in sostanziale pareggio, in linea con quanto avvenuto negli ultimi due esercizi, “nonostante la presenza nel corso del 2021 dei grandi eventi sportivi e grazie sia alle migliori performance della raccolta pubblicitaria sia alle misure di contenimento dei costi impostate nella seconda parte dell’anno, unitamente ad una posizione finanziaria negativa, ma comunque attestata su livelli di sostenibilità”.

Rai: nascono 10 direzioni di genere per la creazione di contenuti
Carlo Fuortes e Marinella Soldi

Il cda ha inoltre deliberato all’unanimità l’attuazione del modello organizzativo per Generi, dando mandato all’amministratore delegato Carlo Fuortes di procedere per la sua attuazione.

Saranno 10 le direzioni di Genere che dovranno produrre contenuti per i canali Rai Uno, Due e Tre, per la piattaforma digitale Rai Play e per i canali specializzati, declinandoli a seconda dei diversi pubblici e dei profili editoriali dei canali e piattaforme digitali.

Le direzioni di Genere sono: intrattenimento prime time, intrattenimento day time, cultura ed educational, documentari, fiction, sport, cinema, approfondimento, kids, contenuti RaiPlay.

«Il modello organizzativo per Generi, peraltro già adottato dai principali Broadcaster Pubblici europei, costituisce un fondamentale momento di discontinuità e un punto di ripartenza ineludibile per l’azienda – spiega la Rai – accelerando il processo di trasformazione digitale quale requisito necessario al mantenimento del ruolo centrale di Servizio Pubblico in un contesto multipiattaforma.

L’evoluzione operativa dall’attuale organizzazione verticale a quella per generi si completerà con il varo del palinsesto estivo che sarà interamente programmato dalle direzioni di Genere».

L’attuazione del modello per Generi è il primo passo del nuovo Piano Industriale 2022-2024 che sarà elaborato nei mesi successivi anche nell’ambito del prossimo Contratto di Servizio 2023-2027 ed in relazione alle risorse economiche disponibili.

Rai: nascono 10 direzioni di genere per la creazione di contenuti. Nel primo semestre utile di 9,7 milioni di euro ultima modifica: 2021-10-28T10:28:11+02:00 da Redazione

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