Harley-Davidson combatte stereotipi con adv partecipativa

Idee e casting proposte e votate dai fan attraverso una app e Twitter, compreso il brief per le agenzie

http://youtu.be/Xi_U63csSq0

Una campagna per combattere gli stereotipi. Ma non è un messaggio social, bensì la nuova comunicazione di Harley-Davidson che ha deciso di affrontare tutti gli stereotipi socio-demografici, di età ed estetici che si creano sulla figura dell’harleysta. Ultima declinazione del concept ‘No cages’, che vuole rendere giustizia agli appassionati fan del marchio, supporta il lancio del nuovo model Seventy-Two Sportster. Ma l’aspetto più interessante della campagna, intitolata ‘E Pluribus Unum’, è che nasce dall’applicazione crowdsourching Fan Machine, che su Facebook ha permesso ai 3,3 milioni di fan di Harley-Davidson di consultare il brief dato alle agenzie, proporre idee e votare le soluzioni insieme agli altri membri della community. Fulcro della campagna è la serie di video (disponibili sul sito www.h-d.com/stereotypicalharley) che ritraggono dei veri motociclisti sulle loro Harley-Davidson, accanto ai corrispondenti stereotipi mostrati come Twitter hashtag (#StereotypicalHarley eccetera), studiati apposta per innescare conversazioni sui social network. Anche l’idea stessa della campagna è nata da un fan, tale Harold Chase, da Tukwila, Washington, che l’ha proposta attraverso l’app, mentre il casting dei partecipanti è stato lanciato su Twitter. Lo sviluppo è poi passato nelle mani dei tradizionali partner di comunicazione dell’azienda, ovvero le agenzie Victors & Spoils, VSA Partners, Digitas e Sapient.

Harley-Davidson combatte stereotipi con adv partecipativa ultima modifica: 2012-03-05T13:13:53+01:00 da Redazione

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