Francesco Vezzoli interpreta il significato della tv pubblica negli anni ’70

La mostra ideata da Rai e Fondazione Prada a Milano dal 9 maggio al 24 settembre

“Un’indagine vera sul costume contemporaneo e sulle sue radici, ma con un senso critico sull’oggi. La televisione degli anni Settanta produceva riti e, di conseguenza, miti assoluti e duraturi che ancora oggi, riproposti in questa mostra, possono ispirare scelte non convenzionali”.

Francesco Vezzoli_Photo Matthias Vriens

Così l’artista Francesco Vezzoli introduce la mostra che ha ideato per Rai e Fondazione Prada, che la ospiterà nei suoi spazi a Milano dal 9 maggio al 24 settembre.

Un’iniziativa con cui la tv pubblica vuole invitare il pubblico a riflettere sul suo valore culturale, recuperando contenuti che hanno forse rappresentato l’apice della produzione televisiva collaborando con i migliori registi e artisti.

Nel corso della mostra saranno organizzate alcune maratone che proporranno integralmente dei programmi che hanno sperimentato nuove modalità di racconto televisivo: dal documentario d’autore al varietà femminile, dallo sceneggiato di genere al teatro d’avanguardia.

“TV 70”, realizzata con il supporto curatoriale di Cristiana Perrella, è concepita come una sequenza di associazioni visive e semantiche. Il percorso espositivo porta la firma di M/M (Paris).

Francesco Vezzoli interpreta il significato della tv pubblica negli anni ’70 ultima modifica: 2017-04-28T11:10:12+02:00 da Redazione

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