Dentro la campagna di Gruppo Amadori con il direttore marketing Matteo Conti: bilancio molto positivo per la nuova brand identity ‘Gente che ama’

Nel 2024 la comunicazione di Gruppo Amadori si concentrerà anche su un investimento strutturato di restituzione alle comunità, con una pianificazione di medio-lungo termine

Matteo Conti, Direttore Centrale Marketing Strategico di Gruppo Amadori

Mentre va in onda il terzo flight della campagna che ha segnato una nuova svolta nella comunicazione di Gruppo Amadori, Brand News ha incontrato il Direttore Centrale Marketing Strategico Matteo Conti per parlare di un primo bilancio di questo posizionamento e delle novità attese per il 2024.

Prima industria della carne che ha deciso di investire nel plant based, Amadori intende integrare la storica connotazione  avicola trasformandosi in protein company e da qui nasce la nuova brand identity ‘Gente che ama’, cui è affidato in più il non facile compito di sostituire il trentennale ‘Parola di Francesco Amadori’, segnando un nuovo capitolo per l’azienda. La nuova campagna è partita nel giugno dello scorso anno, sostenuta da un investimento pubblicitario importante e in forte incremento rispetto all’anno precedente, ideata con VML e pianificata da Wavemaker, integra il rinnovamento del logo progettato dal marketing strategico con l’agenzia di brand design Goodmind. Il Gruppo Amadori è una delle prime 5 grandi aziende alimentari in Italia, con ricavi 2022 (il 2023 sarà reso noto a giugno, ndr) per oltre 1,7 miliardi di euro.

Un vasto programma, si può dire: com’è il primo bilancio? “Molto positivo: il 2023 è stato l’anno in cui abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati: rafforzare la fiducia e la stima per il brand sia dei consumatori che dei clienti, risultati che abbiamo misurato con Kantar, ottenendo punteggi significativamente superiori nel confronto esposti vs non esposti”, spiega Conti. “Rinnovare la percezione dei consumatori era il primo obiettivo, perché in questo mercato non è facile correlare investimenti adv e sell-out, le private label hanno il 50% di quota e la promozionalità è molto intensa”. Sembra sia stato raggiunto anche l’obiettivo di evolvere un posizionamento molto forte – ‘Parola di Francesco Amadori’ – senza però disperderne il patrimonio, aprendo un nuovo percorso di sviluppo dell’azienda, con il passaggio di testimone alla guida di Amadori e il posizionamento come protein company, avviato nel 2022 con il lancio della linea veg Ama Vivi e Gusta.

Più territori e comunità

Nel 2024 l’azienda svilupperà anche interventi di restituzione alla comunità “Il nostro purpose, ‘Nutrire le comunità di oggi e di domani con proteine buone per tutti, prendendoci cura degli ecosistemi di cui facciamo parte’, sostanzia il posizionamento pubblicitario ‘Gente che Ama’ che diventerà un piano di azione concreto per le persone, l’ambiente e le comunità, con una pianificazione di medio-lungo termine”, anticipa Conti confermando l’intenzione di rafforzare gli investimenti CSR in chiave ESG. Per la definizione di queste strategie Amadori si avvarrà della consulenza di Paolo Iabichino.

Il brand intende promuovere anche il benessere, la vita attiva, la condivisione. In questo senso vanno lette la riconferma del ruolo di Food Partner con Rimini Wellness e la nuova collaborazione con la Dee Jay Ten 2024, un altro appuntamento “diffuso”, dalla prima tappa di Torino all’ultima di Milano passando per Bari, per ribadire la volontà di essere a fianco delle persone e delle famiglie.

Vetrina digitale

Amadori intende sviluppare anche i dati di prima parte con attività promozionali e di brand experience create per “popolare il data base e avere un’interazione diretta con i consumatori: anche questa è innovazione”, sostiene il Direttore Centrale Marketing Strategico, guardando soprattutto alle nuove generazioni.

“Riuscire a restare legati all’immaginario dei consumatori di domani è una sfida enorme, per loro siamo una categoria fatta di prodotti commodity legata a scelte d’acquisto che, al momento, non sono fatte da loro: anche per questo è nato AMAverso, iniziativa di marketing che “oggi è un’esperienza digitale che ci permette di raccontare le nostre filiere e i nostri prodotti in modo immersivo, domani potrebbe essere uno spazio per altre interazioni e l’ecommerce”, aggiunge Conti.

La creazione di AMAverso, con il supporto dell’agenzia Nimai, è segno di un ulteriore incremento degli investimenti digitali che a tendere arriveranno alla soglia del 30%, ma è anche un altro modo per recuperare preziosi dati di prima parte, oltre che intrattenere e fidelizzare il pubblico attraverso le ricette e mostrare agli utenti business il valore dell’offerta Amadori.      

A.C.

Dentro la campagna di Gruppo Amadori con il direttore marketing Matteo Conti: bilancio molto positivo per la nuova brand identity ‘Gente che ama’ ultima modifica: 2024-04-22T10:14:46+02:00 da Redazione

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