Makers Unite e Patagonia aprono un centro per la riparazione degli indumenti contro i vestiti “usa e getta”

L’United Repair Centre’ (URC) ad Amsterdam mira a far diventare la riparazione degli indumenti una pratica standard per l’industria tessile

Questo mese l’azienda a impatto sociale Makers Unite e il marchio di abbigliamento outdoor Patagonia hanno aperto ‘United Repair Centre’ (URC) ad Amsterdam, un centro per la riparazione degli indumenti dei clienti di tutta Europa.

L’obiettivo è quello di agire come antidoto ai vestiti usa e getta, rendendo più facile per i marchi incorporare la riparazione e il riutilizzo nel loro modello di business, contribuendo così a contrastare l’impatto negativo dell’industria tessile. Per avere un ulteriore effetto positivo, l’organizzazione offre lavoro e formazione alle persone che hanno difficoltà a trovare un’occupazione.

Makers Unite e Patagonia aprono un centro per la riparazione degli indumenti contro i vestiti “usa e getta”

L’URC vuole incoraggiare sia i marchi che i consumatori a riparare gli indumenti come valida alternativa all’acquisto di capi nuovi, prolungandone la vita e riducendone l’impronta.

Con 300.000 riparazioni all’anno, il centro di riparazione eviterebbe in media un milione di kg di rifiuti tessili. Oltre a Patagonia, anche il marchio di abbigliamento olandese Scotch & Soda ha aderito all’URC.

Willem Swager, director of finance & operations Emea di Patagonia, ha affermato: «È necessario un cambiamento strutturale nell’industria tessile. Per questo Patagonia invita i marchi a non focalizzarsi solo sull’aumento delle vendite, ma a stimolare il riutilizzo e l’uso prolungato degli indumenti attraverso la riparazione e il riciclo. Deve diventare normale che un maggior numero di marchi di abbigliamento offra questo servizio e lo consideri come un’attività ordinaria».

Un settore con un alto impatto

Negli ultimi 20 anni, gli europei hanno acquistato in media il 40% in più di abbigliamento, il che significa che l’industria tessile è ora responsabile del 10% delle emissioni globali di CO2. Se si continua così, entro il 2030 l’utilizzo globale di acqua (79 miliardi di m3 all’anno), le emissioni di CO2 (1.715 milioni di tonnellate all’anno) e la produzione di rifiuti (92 miliardi di chili all’anno) aumenteranno di oltre il 50% dal 2015 e raddoppieranno prima del 2050.

Poiché la riparazione prolunga la vita utile di un indumento, ha un impatto positivo immediato.

Ad esempio, indossare un indumento per nove mesi in più riduce le emissioni di CO2 di quel prodotto del 27%, il consumo di acqua del 33% e i rifiuti del 22%.

Makers Unite e Patagonia aprono un centro per la riparazione degli indumenti contro i vestiti “usa e getta” ultima modifica: 2022-07-13T15:32:12+02:00 da Redazione

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