I ragazzi all’estero votano lo stesso con Ceres e Bcube

L’azienda insieme all’agenzia ha fornito aiuto pratico per facilitare la comunicazione dell’iniziativa

Nuovo capitolo per la campagna di comunicazione di Ceres realizzata in occasione delle elezioni. Il brand ha scelto di approfittare del momento di grande visibilità generato dalla campagna per aiutare chi, di visibilità, ne ha avuta poca, in questa campagna elettorale: le migliaia di ragazzi italiani che studiano o lavorano all’estero, ai quali lo Stato non è riuscito a garantire il diritto di voto.
I giovani “expat” italiani si sono riuniti sul web e hanno organizzato decine di seggi autogestiti nelle principali città europee, e anche in Brasile. Tra il 20 e il 23 febbraio voteranno lo stesso. Il loro voto, ovviamente, non avrà valore legale, ma rivendica un forte significato simbolico.

Ceres ha scelto di aiutare i ragazzi a organizzare e soprattutto a comunicare la loro mobilitazione mettendo a disposizione del movimento il proprio know how di comunicazione e la consulenza dell’agenzia di pubblicità Bcube, che ha sviluppato la campagna “L’Italia ha bisogno di eroi”. Un aiuto che parte dalla creazione di #iovotolostesso: più che un hash tag, una parola d’ordine che servirà ai ragazzi per mettere in comune idee e materiali.

“Abbiamo chiesto ai ragazzi di cosa avessero bisogno, abbiamo fornito loro i fac-simile delle schede elettorali, e poi un kit di locandine e volantini, e Bcube ha messo a loro disposizione un team di professionisti (creativi, account manager, producer, video-editor, specialisti PR) che li ha aiutati ha coordinarsi e a realizzare, come primo passo, il video di lancio dell’operazione” ha spiegato l’azienda.

I ragazzi all’estero votano lo stesso con Ceres e Bcube ultima modifica: 2013-02-22T11:43:29+01:00 da Redazione

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