Le edizioni italiana, francese e spagnola di Vanity Fair uniscono le forze per raccontare la ‘generazione futuro’
Vanity Fair torna in edicola con la seconda parte del suo progetto internazionale dedicato all’Europa.
Questa volta, le edizioni italiana, francese e spagnola uniscono le forze per raccontare la «generazione futuro», una compagine di artisti, attivisti e pionieri che con determinazione e ottimismo stanno disegnando la nostra nuova casa comune. «Non sono tutti giovanissimi, e l’età non è la condizione più importante per descriverli», spiega Simone Marchetti, european editorial director di Vanity Fair: «Ciò che li accomuna è la voglia fortissima di farsi ascoltare, di demolire luoghi comuni, di scardinare antichi pregiudizi e di provare in ogni modo a utilizzare il dolore, le difficoltà, le discriminazioni che hanno subito per farne qualcosa di diverso e migliore per tutti».
È la seconda parte del progetto iniziato lo scorso novembre con un tributo alla “Memoria”, un’uscita speciale che celebrava come uno dei nostri patrimoni ideali più preziosi. Quella volta, sulle copertine dei magazine di Condé Nast, venivano ritratte tre grandi icone della cultura europea – Ornella Vanoni in Italia, Isabelle Adjani in Francia e Ángela Molina in Spagna – in un omaggio d’autore firmato dall’artista Francesco Vezzoli.
«Questo progetto speciale, coordinato dalle tre redazioni di Vanity Fair, celebra diverse generazioni, diversi background, diversi talenti e diversi Paesi», continua Simone Marchetti. «È una piattaforma che sincronizza storie ed esperienze culturali in modo innovativo e sfruttando più canali, fisici e digitali. È un’iniziativa editoriale che dimostra come Condé Nast sta costruendo il suo futuro, uno scenario giornalistico molteplice in cui le peculiarità nazionali e lo storytelling locale vengono enfatizzati e portati a un pubblico più ampio su un palcoscenico davvero globale».