Rcs, Scott Jovane: “Calo dell’8% per la pubblicità tradizionale. Il digital del Gruppo segnerà +16%”

L’ad ha presentato ieri agli analisti il nuovo piano del gruppo basato sulla crescita dell’offerta digitale

Pietro Scott Jovane
Pietro Scott Jovane

Il piano triennale di Rcs, formulato prevedendo un calo quest’anno del pil dell’1% (+0,5% nel 2014, +1,2% nel 2015), vede la pubblicità tradizionale in Italia in calo medio annuo dell’8% sia a livello di mercato e sia a livello di gruppo. Sul fronte digitale il mercato è visto salire dell’11%, con Rcs invece in crescita del 16%.

E’ quanto emerso nella presentazione del nuovo piano triennale 2013-15 del gruppo agli analisti da parte dell’ad Pietro Scott Jovane. Il mercato tradizionale della pubblicità in Spagna è visto in calo del 4%, con Rcs in flessione del 5%. Nell’online la pubblicità è attesa sul mercato spagnolo in crescita del 6%, con Rcs in crescita del 7%. Sulla circolazione giornaliera dei quotidiani è atteso un calo medio annuo del 10% in Italia, con una crescita del 38% nel digitale che renderà stabile il saldo.

Il gruppo ”rafforzerà la sua presenza e la sua offerta sul digitale” concentrandosi sulla redditività, ha spiegato Scott Jovane. Il focus sul digitale, ha aggiunto, ”non significa che abbandoneremo la cartache continua ad essere parte del business”.

“Le tendenze digitali, che vengono tradizionalmente considerate come delle minacce per il nostro mercato – ha detto -, sono una delle migliori opportunità che ha Rcs per allargare la propria influenza, raggiungere nuovi mercati pubblicitari e diventare più redditizia”.

Il gruppo punta a moltiplicare per 3 il numero degli abbonati ‘digitali’, puntando sugli apparecchi mobili, principalmente gli smartphone, e sui tablet, considerati cruciali per la redditività del digitale.

Clicca qui per scaricare il documento su operazione di rifinanziamento e bilancio 2012 del gruppo

Cessione peridioci ancora in alto mare. Vicino il deal per Dada

Resta aperto in Rcs il ‘cantiere’ per la cessione delle dieci testate periodiche che il gruppo vuole vendere o in alternativa chiudere. Il Cda della società, svoltosi domenica, ha ritenuto non adeguate le due offerte sul tavolo, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie. Il nodo sarebbe l’entità della ‘dote finanziaria’ chiesta dai compratori, si parla di una cifra sopra i 20 milioni, ritenuta troppo elevata dal board: si tratta ora di vedere se ci sarà una controfferta. Per la cessione della controllata Dada, invece, il gruppo sta valutando 3 o 4 manifestazioni di interesse. Il deal è previsto tra fine aprile e maggio. Sono in corso anche valutazioni per alcune offerte giunte per rilevare l’immobile di via San Marco.

Su Gazzetta.it il canale ‘Passione Motori’

gazzaE’ online su Gazzetta.it il nuovo canale “Passione Motori”, con notizie tecniche, di servizio e di costume sul mondo di auto e moto.
L’iniziativa va a raddoppiare l’offerta del sito del quotidiano nell’area motori, andando ad affiancare  il canale Sport Motori.
Tra le rubriche proposte dal canale, ‘Listino’ per chi si appresta a comprare un’auto, ‘Bacheca’ per chi vende e ‘Infotraffico’ su Roma, Milano e Campania.

Rcs, Scott Jovane: “Calo dell’8% per la pubblicità tradizionale. Il digital del Gruppo segnerà +16%” ultima modifica: 2013-04-16T14:47:46+02:00 da Redazione

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