Condé Nast apre alla commercializzazione della pubblicità online attraverso il programmatic buying

La vendita degli spazi adv della casa editrice avverrà attraverso Private Market Place (Pmp)

Edizioni Condé Nast apre alla commercializzazione della pubblicità online attraverso il programmatic buying.
La vendita degli spazi avverrà attraverso Private Market Place (PMP).

“Con questo metodo di gestione permetteremo di acquistare utenti e traffico sempre più profilati in modo scientifico, dando agli advertiser la possibilità di avere un maggior controllo delle loro campagne e ottimizzandone il risultato. Questo è un doveroso passaggio per un gruppo che sulle proprie online properties ha un traffico di oltre 15 milioni di utenti censuari e oltre 220 milioni di pagine viste al mese” ha commentato Elia Blei, direttore commerciale Digital di Condé Nast.

Il valore aggiunto degli investimenti pubblicitari display gestiti tramite il programmatic buying è molto conosciuto negli Stati Uniti, paese in cui raggiungeranno – secondo stime eMarketer – quota 17 miliardi di dollari nel 2017, un valore più che doppio rispetto ai dati del 2013.

Elia Blei
Elia Blei

 

Dati:
La casa editrice rende noto che a settembre VanityFair.it ha raggiunto oltre 7.2 milioni di utenti unici e 150 milioni di pagine viste. GQitalia.it – dopo la presentazione del nuovo sito lo scorso 4 giugno – registra un  aumento pari al 30% in termini di utenti unici rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre CN Live! consolida 10 milioni di video views nel network.  Questi, insieme a Wired.it, che chiude il mese a 3,8 milioni di utenti unici e Vogue.it con  oltre 2 milioni di utenti unici, raggiungono ogni mese oltre 15 milioni di utenti e generano,  sempre su base mensile, oltre 220 milioni di pagine viste*.
(* Fonte: dato censuario Webtrekk, settembre 2014)

 

 

Condé Nast apre alla commercializzazione della pubblicità online attraverso il programmatic buying ultima modifica: 2014-10-02T12:20:49+02:00 da Redazione

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