Asics lancia una campagna per cambiare la cultura intimidatoria delle pubblicità che celebrano le performance

 

Ha preso il via il 10 ottobre la campagna di Asics in collaborazione con la non profit Mind per sfidare la cultura intimidatoria delle pubblicità che celebrano i risultati personali.

Creata da Golin (cdp Agit8) e intitolata ‘A New Personal Best’, vuole invece motivare le persone a fare attività fisica per farsi del bene, non per sfidare numeri e dati.

La campagna, lanciata in occasione del World Mental Health Day, è supportata da una nuova ricerca secondo cui il 78% dei rispondenti non giudicano “motivanti” le classiche pubblicità di prodotti sportivi e il 33% addirittura se ne sente respinto. Tra gli italiani che non fanno sport, la ricerca rileva che il 46% si sente troppo in imbarazzo ad andare in palestra perché ritiene di non corrispondere al “tipico” soggetto che si allena e il 75% vorrebbe avere più fiducia in se stesso per fare movimento. L’81% crede che la frase “no pain, no gain” sia ancora valida quando si parla di sport e il 38% ammette che vedere contenuti che esaltano l’attività fisica sui social media li fa sentire un fallimento prima ancora di iniziare a praticare.

La campagna cerca quindi di definire un ‘personal best’ come obiettivo plausibile per ciascuno con una serie di ritratti di persone normali che si allenano, le testimonianze di sportivi (in Italia, Stefano Baldini) e l’invito a condividere sui social le immagini del proprio ‘personal best’: per ogni immagine condivisa tra il 10 ottobre e il 10 dicembre 2023 verranno raccolti 5 euro a favore dell’associazione di beneficenza per la salute mentale Progetto Itaca.

Asics lancia una campagna per cambiare la cultura intimidatoria delle pubblicità che celebrano le performance ultima modifica: 2023-10-11T11:02:23+02:00 da Redazione

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