Confindustria Intellect chiede al Governo misure di sostegno per le imprese della comunicazione

Confindustria Intellect ha presentato al Governo una serie di richieste a sostegno delle imprese del comparto della comunicazione, consulenza e pubbliche relazioni, ricerche di mercato e web publishing.

Confindustria Intellect chiede al Governo misure di sostegno per le imprese della comunicazione

Le misure proposte si aggiungono a quelle già presentate da Confindustria centrale e riguardano i comparti rappresentati dalle quattro associazioni di categoria che aderiscono alla confederazione: Assirm, Assoconsult, Assorel e Una – Agenzie della Comunicazione Unite.

IN MATERIA DI LAVORO

1)   Sgravio contributivo per piani ferie, rol, pemessi e congedi retribuiti. La responsabilità sociale delle aziende passa anche dalla scelta di non accedere agli ammortizzatori sociali e quindi di non gravare sulla collettività, sarebbe pertanto considerato un equo riconoscimento l’applicazione di uno sgravio contributivo sui trattamenti retributivi corrisposti in costanza di Ferie, Permessi, Rol ecc.

2)   Credito d’imposta per la diffusione dello smart working e formazione. Introduzione di un credito d’imposta pari al 100% della spesa documentata per introduzione ed implementazione di forme di smart working e telelavoro, inclusa la formazione, così da preparare gli italiani a future evoluzioni del mondo del lavoro nell’ambito di un più ampio programma di sviluppo per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione del mondo del lavoro, che vada oltre questo drammatico momento di emergenza.

3)   Agevolazioni per le assunzioni a tempo determinato. Prevedere uno sgravio contributivo a favore dell’azienda in tutti i casi in cui, per necessità riconducibili all’emergenza sanitaria del COVID-19, le aziende, comunque impegnate a dare continuità ai processi produttivi, si trovano nella necessità di assumere personale sostitutivo (esigenza, per esempio, riconducibile alla chiusura delle scuole).
IN MATERIA FISCALE

1)   Webinar voucher. Contributo, tramite concessione di un voucher, a tutte le aziende e/o istituzioni per la realizzazione di sistemi utili per la comunicazione interattiva delle aziende e/o istituzioni con i propri clienti/utenti.

2)   Credito di imposta sugli investimenti in servizi ad alto valore. I servizi di comunicazione, consulenza, pubbliche relazioni, ricerche di mercato e web publishing rappresentano un imprescindibile elemento di raccordo tra il Sistema economico e i cittadini/consumatori. Chiediamo pertanto un credito di imposta atto a prevenire la crisi del settore e ad incentivare le aziende che decidono di investire in attività ad alto valore.

3)   Inapplicabilità per l’esercizio 2020 del meccanismo del ROL in sede di determinazione dell’Ires. Ipotizzando un probabile peggioramento del Risultato Operativo Lordo delle nostre imprese, prevedere che per l’anno d’imposta 2020 non trovi applicazione il meccanismo del ROL, che potrebbe determinare una significativa penalizzazione in termini di deducibilità dall’Ires degli oneri finanziari.

4)   Credito d’imposta come indennizzo per le contrazioni di fatturato. Attraverso lo SDI (Fatturazione Elettronica), l’Agenzia delle Entrate potrebbe verificare l’eventuale  riduzione del fatturato in ragione temporale mensile (o con altra cadenza) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e riconoscere a quelle imprese – per le quali la contrazione si è verificata – un credito d’imposta di natura risarcitoria, con il vincolo di utilizzo per gli oneri tributari e/o previdenziali relativi alla medesima periodicità o in ogni caso relativi all’annualità in corso.

Confindustria Intellect chiede al Governo misure di sostegno per le imprese della comunicazione ultima modifica: 2020-03-23T09:13:55+01:00 da Redazione

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