The Other Hand Font è la nuova iniziativa di comunicazione lanciata dalle patatine Cheetos, nuovo capitolo della campagna “Other Hand”.
Premessa: del fatto che a mangiare lo snack ci si sporca le mani con la polverina arancione, e che quindi si sia costretti a fare tutto il resto con “l’altra mano” con risultati improbabili, il brand ha fatto un segno di distintività e ci ha costruito sopra la sua comunicazione.
Il font disegnato “l’altra mano”, che non brilla certo per bellezza ed eleganza, è dunque una sua naturale conseguenza.
I fan di tutto il mondo lo possono utilizzare nella vita reale scaricandolo gratis sul sito Cheetos.com e chi pubblica sui social i contributi più divertenti taggando @Cheetos potrà ricevere una busta di Cheetos a tema. Inoltre a breve verrà reso disponibile un plug-in per browser che consente ai fan di sostituire i caratteri su qualsiasi sito web.
A disegnare il font per Cheetos è stato Rich Silverstein, fondatore di Goodby Silverstein & Partners, insieme ai designer di Silverstein Goodby & Partners (SG&P), la divisione design dell’agenzia.
“Il design è la forma più pura di espressione di un brand e questo font incarna Cheetos come niente avremmo mai potuto immaginare. Testimonia le innumerevoli ore passate a elaborare ogni dettaglio. Fare tutto con l’altra mano è stata un’esperienza che non dimenticheremo mai” racconta Silverstein.
“La bellezza della campagna ‘Other Hand’ è che celebra una verità umana molto reale: la maggior parte delle persone usa la mano dominante per mangiare Cheetos, il che significa che devono fare praticamente tutto il resto della vita usando l’altra mano. Questa ultima trovata, che introduce un font comicamente brutto, continua a mostrare le conseguenze malandrine (e caotiche) di sgranocchiare Cheetos”, aggiunge Chris Bellinger, Chief Creative Officer di PepsiCo Foods US.
