Nomisma indaga come è cambiata la vendita dei vini premium dopo la pandemia e il valore del brand

Perde appeal la GDO, torna a crescere il canale horeca e si consolida l’ascesca dell’ecommerce: queste le principali evidenze dell’Osservatorio Wine Monitor 2022 d Nomisma che ha indagato come la pandemia ha modificato la distribuzione dei vini di alta gamma in Italia.

Lo scenario di mercato nel 2022 è stato caratterizzato da una ripresa dei consumi fuori casa, nonostante l’inflazione, e dai record segnati dall’export, mentre sono diminuite le vendite nella GDO dopo gli exploit del 2020.

Lo studio ha anche indagato cosa intenda il consumatore italiano per vino di alta gamma riscontrando in prezzo elevato e brand, contraddistinto dalla produzione da parte di cantine storiche, i requisiti più importanti insieme alla qualità eccellente.

Il valore del brand è importante nei comportamenti d’acquisto per il 35% degli italiani, ma il 47% acquista in GDO etichette di fascia alta solo se in promozione.

Inoltre denominazione di origine (23%) e origine locale (16%) superano la notorietà del brand (10%) tra i principali requisiti di scelta.

Lo studio rileva anche che l’ecommerce si è consolidato, seppure con qualche punto in meno rispetto al periodo 2020-2021: piacciono l’ampiezza di gamma (44%) e la possibilità di acquisto in qualsiasi momento (42%), seguiti da promozioni e sconti (41%).

Nomisma indaga come è cambiata la vendita dei vini premium dopo la pandemia e il valore del brand ultima modifica: 2023-01-13T11:44:10+01:00 da Redazione

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