Francesco Milanesio. I limiti dell’AI per esaltare le capacità distintive dell’essere umano

Triplesense Reply e Francesco Milanesio hanno appena firmato la campagna di Eden Viaggi che sperimenta l’intelligenza artificiale

Francesco Milanesio, Executive Creative Director & Associate Partner di Triplesense Reply

Accanto al tono thriller che contraddistingue la campagna Eden Viaggi firmata da Triplesense Reply e on air in TV , azienda e agenzia hanno voluto sperimentare anche l’intelligenza artificiale. È stata una proposta dell’agenzia, racconta Francesco Milanesio, Executive Creative Director di Triplesense Reply, che l’azienda ha accettato destinando a questa appendice della campagna una piccola parte dell’investimento sui social. Si tratta di 9 soggetti che saranno veicolati sui canali Meta per sottolineare i plus dell’operatore turistico che testa destinazioni, alberghi e servizi.

“Cosa non può fare l’AI è più interessante di quello che può fare. Applicata al turismo e a un brand che fa del fattore umano una chiave distintiva, ne mette in luce tutte le caratteristiche”, spiega Milanesio.

L’intelligenza artificiale, dice, in Triplesense Reply viene sperimentata da un paio d’anni e usata in modo strutturato, con tanto di contest interni per film realizzati interamente con l’intelligenza artificiale. Come la maggioranza dei professionisti della comunicazione, Milanesio riconosce all’AI un potenziale molto alto, che – dice – “impatta moltissimo sul nostro lavoro, semplificando e velocizzando alcuni passaggi, e continuando a interrogarci su ciò che rimane all’essere umano come capacità distintiva”.

La discussione interna, aggiunge l’Executive Creative Director, è molto vivace. “Spesso, le risposte che ci consegna l’AI sono esattamente quelle che avremmo dato noi. La domanda è come aggiungere valore a tutto questo”. La sfida è anche come usare strumenti così potenti. “Ne facciamo un uso al tempo stesso strategico e singolare, in fin dei conti non è molto diverso dall’usare una penna”, sostiene Milanesio, sebbene la potenza dell’AI sia decisamente superiore a quella di una penna, ribadendo che il segreto per generare idee di valore sta nella relazione tra il talento delle persone e le potenzialità della tecnologia.

Un tocco ironico e molto umano contraddistingue la campagna social per Eden Viaggi che ha giocato con una serie di argomenti e luoghi comuni del viaggio trasformandoli in prompt, pensati dal team creativo per Midjourney e Dall-E. I limiti dei soggetti che ne sono derivati diventano il cuore della campagna esaltando il concetto di fondo che gli umani possono vivere e fare esperienze che l’AI non può fare, idea contenitore di tutta la campagna, e si inserisce in una strategia più ampia che punta a esplorare linguaggi contemporanei adatti a un pubblico giovane.

Scouting continuo. All’interno del gruppo Reply – oltre 13mila persone in tutto il mondo e 140 aziende in rete che spaziano dalla tecnologia alla consulenza – l’AI non viene utilizzata solo nella sua versione ‘generativa’ con strumenti che simulano le reazioni delle persone davanti a diverse immagini, una sorta di eye tracking ma senza costosi panel. Seppure la sperimentazione di AI e Machine Learning nel gruppo vada avanti da diversi anni, la velocità di sviluppo degli strumenti nell’ultimo periodo è diventata una vera e propria esplosione. Per stargli dietro, in agenzia c’è una persona votata allo scouting di strumenti innovativi che utilizzano l’AI in tutti gli ambiti di riferimento dell’agenzia per testarli prima di portarli all’interno del reparto, spiega Milanesio. Un sistema impostato da tempo di cui fa parte anche la formazione continua delle persone: “chi sperimenta e impara, condivide le conoscenze”.

Francesco Milanesio. I limiti dell’AI per esaltare le capacità distintive dell’essere umano ultima modifica: 2023-05-24T11:15:01+02:00 da Redazione

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