Nestlé progetta l’ingresso nel mercato delle proteine coltivate con la start-up israeliana Future Meat Technologies

Una gamma di prodotti che mettono insieme la tecnologia proprietaria di Nestlé per lo sviluppo di proteine vegetali con la carne coltivata in bio-reattore dalla start-up israeliana Future Meat: la multinazionale svizzera ha annunciato l’intenzione di esplorare le tecnologie emergenti per la carne coltivata e capire il potenziale delle future alternative alla carne.

I tecnici di Nestlé Research a Losanna stanno lavorando a stretto contatto con Future Meat Technologies, la cui tecnologia proprietaria permette di produrre componenti per la carne coltivata da cellule animali non OGM.

Per la società di consulenza Kearney, la carne “senza macellazione”, compresi i prodotti analoghi a base vegetale e i prodotti coltivati da cellule animali, costituirà oltre 1/3 del mercato globale delle proteine entro il 2040, attirando sempre più l’attenzione dei grandi gruppi alimentari.

Nel maggio scorso JBS, maggior confezionatore di carne al mondo, ha deciso di investire 409 milioni di dollari per acquisire Vivera, terzo produttore europeo di proteine a base vegetale, mentre di recente BRF, Cargill, CJ CheilJedang e Thai Union hanno partecipato al fondo di serie B da 105 milioni di dollari dell’israeliana Aleph Pharm che sta sviluppando tagli interi coltivati da cellule.

Future Meat ha aperto in giugno il primo impianto industriale di carne coltivata al mondo che produrrà inizialmente 500 kg di carne al giorno, pari a 5mila hamburger.

Nestlé progetta l’ingresso nel mercato delle proteine coltivate con la start-up israeliana Future Meat Technologies ultima modifica: 2021-07-19T10:46:23+02:00 da Redazione

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