L’aggiornamento del Global Ad Spend Outlook 2024/25 di Warc prevede per quest’anno una crescita degli investimenti del 10,7%
Migliorare l’esperienza dei consumatori, chiudendo il gap tra promessa e realtà, assumersi maggiori responsabilità in fatto di disinformazione sulle piattaforme social e l’energivora GenAI, considerare di più e meglio il numero crescente di famiglie mono-componenti
Se il Natale della pubblicità arriva ogni anno un po’ prima una ragione c’é: è il tempismo cui nessuna marca si vuole sottrarre, soprattutto nei momenti più affollati dell’anno.
La quota di tempo sui social dei Boomer resta mediamente bassa, mentre cresce rapidamente la fruizione delle ‘estensioni’ digitali
Se il report di Warc è una sorta di termometro della temperatura per la funzione strategica, anche quest’anno lo stato di salute non sembra migliorare
Gli earned media non dovrebbero esser più considerati come una tattica di amplificazione per la voce della marca, ma un vero e proprio fondamento strategico della loro rilevanza culturale e un generatore di efficacia della creatività.
Ai brand che lottano in un ambiente iper-affollato per connettersi in modo significativo con i consumatori, il white paper di Warc e MSQ suggerisce l’esplorazione dei rituali, definiti come una successione di comportamenti progettati per indurre una trasformazione emotiva
Il report ‘The Future of Programmatic 2024’, pubblicato da Warc nell’ambito del suo programma ‘Evolution of Marketing’, esplora attraverso un sondaggio esclusivo con 100 esperti di programmatic tendenze e temi chiave che domineranno i prossimi 12 mesi.
Warc stima una crescita del 10,5% quest’anno, del +7,2% per il 2025 e +7 nel 2026
Sebbene i prezzi e le promozioni continuino a essere importanti fattori di acquisto, alcuni comportamenti volti a ridurre i costi, come l’utilizzo di coupon e buoni, secondo il report sono in declino
