Ieri ha debuttato ufficialmente la startup Chi Odia Paga, piattaforma legal-tech che vuole affrontare stalking, cyberbullismo, contenuti razzisti, antisemiti, islamofobi, misogini e contro i disabili che ormai tristemente sono cosa quotidiana.
A fondarla è Francesco Inguscio, già fondatore e ceo di Nuvolab, venture accelerator di startup innovative e società di consulenza per l’innovazione. Chi Odia Paga, creata nel 2018 e ora in fase beta, si sta preparando al lancio ufficiale che avverrà nel 2020: l’obiettivo è fornire assistenza legale in tempi brevissimi grazie a una squadra di legali esperti in diritto delle tecnologie, privacy e cyber-sicurezza.
A investire nell’iniziativa è stato il fondo di venture capital Oltre Venture con 200mila euro mentre advisor è il professor Giuseppe Vaciago, noto avvocato esperto in diritto penale societario e delle nuove tecnologie.
Chi Odia Paga è inoltre in cerca di aziende, associazioni e influencer che vogliano unirsi alla causa e interessati a schierarsi su questo tema.
La startup si è presentata con un video diretto da Ermanno Menini, scritto da Luca Marchesi e prodotto da Korova Films.
Nel post pubblicato ieri su Facebook Inguscio spiega “Il bene fatto bene deve pagare bene. Chi Odia Paga, la nuova startup legaltech che annunciamo oggi e che mi vede direttamente coinvolto come founder e CEO con il supporto di Oltre Venture e sotto l’advisory legale del super avvocato Giuseppe Vaciago, cercherà di dimostrarlo! (…) Una “meaningful innovation” per noi tutti oltre che per me. Meaninfgul per noi, perchè vorrei con questo progetto far capire all’Italia che gli innovatori possono essere utili “qui e ora” su problemi concreti e vicini a tutti i cittadini. E magari degni di ricevere l’attenzione e il supporto da parte delle istituzioni. Meaningful per me per “essere orgoglioso per un lavoro ben fatto per chi verrà dopo di noi”.
