Dopo la denuncia fatta nei giorni scorsi da Furio Garbagnati, ceo di Weber Shandvick Italia, attraverso Brand News (leggi la notizia) sul tema delle fake news, Assorel ribadisce la condanna di un tema antico per la cultura della professione e accoglie la proposta di Pr Hub annunciata lunedì.
La piattaforma di agenzie di rp ha chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo e la Magistratura per discutere i più idonei mezzi di controllo a tutela della trasparenza e della correttezza della comunicazione in Italia.
PR Hub sostiene che se non si stabiliscono delle regole che governino l’etica della comunicazione sia sui mezzi tradizionali (come la stampa, la tv, la radio) sia su quelli meno convenzionali, come il web – dove le cosiddette “fake news” hanno ormai raggiunto un livello di pericolosità sociale senza precedenti, soprattutto nel nostro Paese – l’anarchia oggi in atto possa portare a un imbarbarimento della convivenza civile.
“Assorel è pronta a raccogliere la proposta dei colleghi di PR HUB per lavorare insieme a quanti vogliano condividere un percorso concreto su questo tema urgente” ha spiegato Filomena Rosato, presidente di Assorel.
Cornelli: la tutela etica del messaggio non può esser lasciata al caso
“Nell’era della disintermediazione, la tutela etica del messaggio non può più essere lasciata al caso, né sottoposta a regolamentazioni non più al passo con i tempi”.
Andrea Cornelli, CEO di Ketchum Italia e membro fondatore di PR Hub, la piattaforma partecipativa e multidisciplinare parte di AssoCom, interviene nel dibattito sulle fake news – aperto su BrandNews con gli interventi di Francesco Morace e Furio Garbagnati– forte anche dei contenuti del Manifesto di Pr Hub.
“È un impegno messo nero su bianco e non va preso alla leggera: esercizio e tutela dell’etica sono prioritari per PR Hub”, afferma Cornelli, convinto che nuove riflessioni possano passare da soggetti singoli, ma meglio ancora da associazioni che ne condividano gli obiettivi.
Per questo, aggiunge, è stato chiesto un tavolo di confronto con governo, magistratura e Ordine dei Giornalisti e sono già stati presi i primi contatti, oltre all’avvio di processi formativi – primo fra tutti il Master Universitario in Digital Strategy con il Politecnico di Milano che partirà a fine gennaio – focalizzati su percorsi etici di comunicazione attraverso l’uso di piattaforme digitali.
“Si sente l’assenza della capacità di saper distinguere naturalmente tra ciò che è bene e ciò che è male, conseguenza di una radicata formazione morale da incentivare, utile soprattutto in un momento storico in cui alcuni tendono a strumentalizzare ogni cosa”, aggiunge.
Intanto, Cornelli reputa molto positiva la grande attenzione al tema delle fake news, indice di “una maturazione del mercato che, dopo un inevitabile periodo di riassestamento, si sta ristrutturando e ritrovando valori veri: i tempi sono maturi per ritrovare lo spirito della vera responsabilità di impresa e smettere di pensare solo al profitto”. Un primo passo in questo senso è la dichiarazione di Assorel di esser pronta a raccogliere la proposta di PR Hub per lavorare insieme e condividere un percorso concreto.