Il gruppo ha chiuso il 1° semestre con un utile di 108 milioni. Cardani (Publitalia) fa il punto sulla raccolta pubblicitaria
Mediaset chiude il primo semestre 2019 con un utile netto di 108,9 milioni di euro, più che raddoppiato (+155%) rispetto ai 42,8 milioni dello stesso periodo 2018. Un risultato superiore alle attese di inizio anno
I ricavi netti ammontano a 1.482,5 milioni di euro rispetto ai 1.804,4 milioni del primo semestre 2018, a fronte di costi che sono scesi a 1.290,8 milioni rispetto ai 1.680,8 del 2018 (-23%). In Italia, i ricavi sono stati pari a 1.002,2 milioni di euro rispetto ai 1.297,2 milioni di euro del pari periodo dell’anno precedente, anche per effetto dell’atteso decremento dei ricavi provenienti dagli abbonamenti all’offerta Premium. In Spagna sono stati registrati ricavi per 482,5 milioni di euro rispetto ai 507,9 milioni del 2018.
Determinante in entrambi i paesi – spiega l’azienda in una nota – l’andamento dei mercati pubblicitari e l’assenza della raccolta legata ai Mondiali di Calcio 2018. In Spagna, ricavi pubblicitari televisivi lordi per 472,9 milioni di euro rispetto al pari periodo 2018 (502,3 milioni di euro). In Italia, dove ha anche influito la mancata raccolta generata del calcio in pay tv e dei match di Champions League in chiaro del 2018, i ricavi pubblicitari lordi si sono attestati a 985,2 milioni di euro rispetto a 1.100,2 milioni di euro dei primi sei mesi dell’anno precedente.
“Nel corso del terzo trimestre dell’esercizio l’andamento della raccolta pubblicitaria di Mediaset (con l’eccezione del mese di luglio che ancora scontava nel confronto con il 2018 la discontinuità dei Mondali di Calcio) ha registrato come previsto un progressivo miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mantenendosi superiore ai risultati stimati del mercato e dei principali competitor” spiega la società.
L’andamento nel terzo trimestre della gestione caratteristica “dovrebbe contribuire a consolidare al termine dei primi nove mesi 2019 la crescita dell’Ebit di Gruppo già registrata alla fine del primo semestre rispetto all’esercizio precedente”.
Nelle scorse settimane Stefano Sala, a.d. della concessionaria Publitalia, aveva parlato di una raccolta pubblicitaria positiva anche a settembre, dopo il +5,2% di agosto e il +0,6% di luglio al netto dei Mondiali (vedi notizia).
Matteo Cardani, direttore generale marketing e operations di Publitalia, parlando ieri agli analisti ha dichiarato che la raccolta pubblicitaria del mese di settembre si è chiusa con “un +2% a livello preliminare”. Per il mese di ottobre, il manager ha precisato di avere una visibilità limitata sulle prospettive dell’intero mese, ma sulla base degli ordini già arrivati l’indicazione è di una raccolta “più alta di un anno fa” con una progressione stimabile “a una cifra” così come avvenuto a settembre e ad agosto.
Su base annua, Mediaset conferma la previsione di miglioramento un miglioramento dell’ebit), dell’utile netto consolidato – escludendo nel confronto l’impatto della plusvalenza netta realizzata nel 2018 a seguito del deconsolidamento di EI Towers e delle svalutazioni degli asset Pay – e della generazione di cassa caratteristica consolidata.
MFE, POCHI I RECESSI – Finora sono 480.885 le azioni di Mediaset (lo 0,04% del totale) per le quali è giunta richiesta di recesso dall’operazione MediaforEurope, l’holding in Olanda nella quale il Biscione sta trasferendo tutte le sue attività e partecipazioni. Il risultato finale sarà reso noto il 4 ottobre, mentre in Spagna il termine per chiedere il recesso è il 10 ottobre. In ogni caso l’operazione Mfe non incontrerà ostacoli su questo piano, mentre sono iniziati i ricorsi legali di Vivendi nella stessa Spagna e in Olanda.