Xaxis, la società di programmatic media parte di GroupM, in collaborazione con IAB Europe ha condotto un’indagine in tutta Europa per valutare il panorama del programmatic audio advertising
Il programmatic audio è ancora relativamente poco conosciuto in Europa e la mancanza di familiarità limita l’entità dei budget. Lo dice uno studio realizzato da Xaxis, la società di programmatic media parte di GroupM, in collaborazione con IAB Europe che hanno sondato lo stato del mercato presso un campione di 499 professionisti europei, sia al lato buy che da quello sell.
In Italia, i rispondenti sono stati per il 71% provenienti dalla parte buy-side (agenzie 58%, inserzionisti 13%), contro un 29% dalla parte sell-side (editori/concessionarie).
I risultati italiani rispecchiano pressapoco quelli europei: stando alle intenzioni della maggior parte dei rispondenti lato agenzie e inserzionisti (68%), gli investimenti nel programmatic audio sono destinati a crescere nei prossimi 18 mesi.
In Italia il potenziale del settore audio però non è sfruttato a pieno. Infatti, sebbene il 54% dei rispondenti utilizzi le capacità del programmatic audio, la spesa è estremamente limitata: nel 91% dei casi, si tratta infatti di un investimento che non supera il 10% del budget pubblicitario totale.
Solo il 13% della componente di operatori lato buy afferma di conoscere bene il programmatic audio, contro un buon 37% di operatori lato sell che invece dichiara di avere una buona conoscenza del mezzo. Sebbene si prevedano futuri investimenti, emerge dunque un evidente bisogno di formazione in merito.
Nonostante dall’analisi emerga che i marketer in Italia hanno un approccio conservatore al media e all’allocazione di budget audio rilevanti, il mercato ne percepisce le opportunità. Il 65% sta infatti investendo in programmatic audio per i benefici relativi al targeting e alla possibilità di raggiungere audience specifiche mentre il 71% afferma che l’investimento in audio advertising completi il media mix.
Tuttavia, l’incremento degli investimenti nel mezzo audio è ostacolato da barriere, ovvero dalla comprensione dell’impatto del programmatic audio sull’investimento totale in termini di ROI (44%) e dalla collaborazione con publishers, agenzie o advertiser (41%).
«Il programmatic audio è il futuro – ha affermato Erik Rosa, Managing Director di Xaxis Italia – Nonostante la limitata conoscenza ne condizioni l’allocazione del budget pubblicitario, si è d’accordo sul fatto che possiamo favorire la spesa nei prossimi 18 mesi incrementandone la familiarità».