Ottavo highlight della ricerca Z Factor di Havas Media sui comportamenti mediali della Generazione Z
Se l’informazione resta uno dei bisogni primari dei ragazzi della Generazione Z, è vero anche che questa ha assunto le caratteristiche della disinformazione.
Le notizie e l’attualità vengono fruite in modo essenzialmente veloce e poco approfondito attraverso i social media, un po’ per le troppe distrazioni e un po’ per la saturazione del panorama informativo. E non stupisce che, a causa di questo approccio, a volte non riescano a inquadrare la situazione, incappando in fake news.
Secondo la ricerca Z Factor di Havas Media il giornalismo d’approfondimento, soprattutto su carta, non rientra nelle abitudini della GenZ: solo il 15% dei ragazzi intervistati legge magazine cartacei ogni settimana, e ad alzare la media sono i periodici femminili che dimostrano la loro resilienza. Meglio per i magazine online, letti dal 47% ogni settimana, ma per lo più l’approccio rimane snack e intermediato dai social.
Facebook per la GenZ si è trasformato in un info-network sul quale ci si aggiorna sull’attualità, sulle notizie e su cosa accade nel territorio. Un quarto del campione afferma infatti di utilizzare spesso Facebook per avere notizie rapide e immediate, con percentuali che variano dal 20,5% dei 13-18enni al 30,3% dei 19-23enni e sfiora il 40% tra i Millennial.
Instagram invece viene utilizzato per avere notizie sull’attualità dal 26% dei 13-18enni, dal 21,7% dei 19-23enni e solamente dal 13,4% dei 24-34enni. Da un social all’altro non cambia però la tendenza allo scarso approfondimento e soprattutto alla passività con cui si riceve, e non si cerca, l’informazione all’interno del feed.
Un cenno infine alle app di news, che vengono scaricate ma poco o pochissimo utilizzate: ad esempio tra i 13-18enni le ha scaricate il 4,3% ma solo lo 0,5% le usa. A fronte di un download effettuato dal 5,3% dei 19-23enni l’utilizzo si limita all’1,9% mentre la forbice si riduce per i millennial, con un utilizzo da parte del 3,2% a fronte di un 6,2% che le ha installate.
Continua con la prossima settimana con l’highlight ‘Le generazioni cambiano, ma non i loro bisogni: ecco i più importanti per i più giovani’.
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