La pubblicazione dei dati completi riprenderà in autunno con l’introduzione della nuova metodologia
Correggendo le incoerenze riguardo la pubblicazione dei dati delle copie digitali multiple, il Consiglio di Amministrazione di ADS ha deciso di modificare la metodologia di certificazione di tali copie e tornare a disporre in modo integrale dei dati diffusionali di Quotidiani e Periodici.
La decisione segue la polemica scoppiata lo scorso maggio, aperta da Condé Nast nei confronti di alcune testate concorrenti (Hearst), culminata con la sospensione della pubblicazioni dei dati, ed è stata presa sulla base dello studio effettuato nel corso dell’ultimo mese da Reply riguardo le tecniche di accertamento.
Il Consiglio ha deciso di attenersi al principio della centralità dell’utente finale, richiedendo per le copie digitali multiple la sua identificazione attraverso una procedura di login che prevede anche il ricorso a tecniche di sicurezza informatica atte ad escludere sistemi automatici di attivazione.
Il regolamento verrà quindi modificato e reso disponibile agli editori in modo da ripristinare la normale divulgazione dei dati entro l’autunno.
Carlo Mandelli, Presidente ADS, ha commentato: «In tutti i Paesi l’evoluzione digitale, con una sempre più diversificata modalità di fruizione di quotidiani e periodici, rende problematica la certificazione del numero di copie diffuse. Se da un lato il digitale rappresenta un elemento di positività in virtù dell’ampliamento del bacino dei lettori, dall’altro è necessario raffinare con maggiore frequenza i sistemi di accertamento. Naturalmente ha prevalso la necessità di continuare a disporre di un sistema credibile di dichiarazione ancorato alla realtà e, soprattutto, utile alla competizione tra editori e al dialogo con il mercato pubblicitario».
Contestualmente sono stati pubblicati i dati mensili stimati dagli editori riferiti al mese di maggio 2016 per le testate a periodicità quotidiana e settimanale e riferiti al mese di aprile 2016 per le testate a periodicità mensile (esclusi chiaramente quelli delle copie digitali multiple).
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