Iab Italia, con la digital economy possibili 200mila posti di lavoro in più

In Italia la Digital Economy può rappresentare la vera svolta per la ripresa anche sotto il profilo occupazionale. In Italia sono circa 100mila i professionisti impiegati “direttamente” nel settore internet. Se il nostro Paese, che si posiziona ancora dietro la Spagna, puntasse maggiormente sulla Digital Economy, potrebbe creare una crescita occupazionale pari a quella di Paesi come il Regno Unito, al primo posto della classifica con circa 300 mila occupati nel settore, passando da un livello di remunerazione totale di 4 miliardi di euro a circa 10 miliardi. E’ quanto emerge dai dati presentati ieri da Iab Italia.

Se si guarda al solo comparto dell’advertising online, l’Italia si posiziona ancora al settimo posto per numero di occupati, ma si stima che se venissero fatte scelte fortemente orientate verso la digitalizzazione, il livello potrebbe raddoppiare raggiungendo la Francia, o addirittura quintuplicare, arrivando ai livelli attuali del Regno Unito. In questa direzione, risulta ancor più significativo l’indicatore degli investimenti del settore della pubblicità online, che IAB Italia stima sarà del +7/8% nel 2013, confermandosi unico comparto con un trend positivo in un contesto che vede il mercato pubblicitario tradizionale fortemente provato dalla crisi. Per questo motivo Lazzarini ha concluso il suo intervento chiedendo – anche tramite la nomina di un Ministro per l’economia digitale – una maggiore collaborazione pubblico/privata nell’ottica di aumentare la conoscenza e la formazione sul digitale delle aziende, specialmente le PMI, e inserire nelle scuole e Università le professionalità del digitale.

Iab Italia, con la digital economy possibili 200mila posti di lavoro in più ultima modifica: 2013-04-18T12:23:58+02:00 da Redazione

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