Si può utilizzare anche una stampante per reinventare abiti usati, coniugando moda, tecnologia e sostenibilità. Lo ha fatto Epson in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED Network e gli studenti del master ‘Textile: Design, Innovation, Sustainability’ che hanno reinterpretato capi usati, rinnovandoli e rendendoli unici.
Il progetto ‘Upcycling, la moda si fa sostenibile’ serve a dimostrare l’attenzione di Epson nei confronti della sostenibilità e l’ampliamento dell’impegno dell’azienda.
L’upcycling rappresenta una delle strade che il mondo della moda, la cui produzione ha un impatto molto forte, ha per abbattere l’impronta ambientale.
La studentessa del master Atyia Hyder, che ha partecipato al progetto di Epson con una versione elettronica di un antico metodo di stampa pakistano, è entrata a far parte della Ethical Fashion Initiative promossa dalle Nazioni Unite per creare relazioni tra case di moda internazionali e artigiani di paesi in via di sviluppo.