Dopo il lancio lo scorso anno del corso per imparare a distinguere il greenwashing, la ong Creatives for Climate torna ai Cannes Lions con un’attivazione finalizzata a spernacchiare i brand le cui parole non sono supportate da credenziali autentiche. Il mezzo è un booklet tascabile – tipo palette Pantone – che, sulla base del framework Greenwash Swatch creato dal think tank Planet Tracker, identifica le tante forme di greenwashing e tecniche quali greencrowding, greenrinsing, greenshifting.
Gli ‘agenti segreti’ di Creatives for Climate batteranno La Croisette distribuendo questo kit in grado di catalogare al momento a quale esempio di greenwashing ci troviamo davanti e infiltrandosi nelle conversazioni agli eventi, creando una contro-narrativa alle tante parole pompose che si spendono sull’ambiente in occasione del Festival.
Le persone saranno invitate a postare il Greenwash Swatch in azione con hashtag #greenwashwatch e chi lo farà potrà vincere uno dei corsi dell’associazione.
Martedì 20 giugno dalle 19 alle 20:30 Creatives for Climate darà il via all’operazione speciale con un happy hour di ‘reclutamento’, a cui possono partecipare gli aspiranti ‘agenti per il cambiamento’.
L’associazione terrà inoltre un panel insieme a Clean Creatives Climate Summit presso Embassy of Dutch Creativity dal titolo ‘Tackling the climate crisis is tackling the talent crisis’ .
“La creatività ‘per il bene’ non significa niente se, come settore, non ci impegniamo a contrastare la creatività ‘per il male’. Opporci al greenwashing significa opporci alle tattiche di ritardo e ai comportamenti illegali dei brand. Purtroppo, man mano che sempre più agenzie e brand saltano sul ‘carro verde’, ci aspettiamo di vedere un sacco di comportamenti criminali sulla Croisette quest’anno” ha detto Lucy von Sturmer, iniziatrice e chairwoman di Creatives for Climate.
Qui sotto un estratto dell’iniziativa dello scorso anno.