Con il dato Slim Factor, che riassume l’andamento di export, turismo e consumi, si avra’ un trend trimestrale
Un nuovo indice per valutare la salute del Paese sotto il profilo economico. Lo ha presentato ieri Confindustria Intellect: si tratta di Slim Factor, messo a punto dal Centro Studi Assirm, mostra in modo sintetico l’andamento e la capacità competitiva del Paese.
L’indice, pubblicato su base trimestrale, misura con dati da fonti ufficiali tre macro-fattori: la domanda interna, il commercio con l’estero e il rapporto fra importazioni ed esportazioni, il comparto turistico (che vale da solo il 15% del pil nazionale). In tutto sono monitorati 10 indicatori di base, che vengono poi combinati nello Slim Factor riassuntivo, tenendo conto anche del peso che hanno i tre macro-fattori.
Dai dati presentati ieri si evince che: le esportazioni mostrano un’Italia che vuole competere e che riesce anche a guadagnare posizioni; il comparto turistico evidenzia una sostanziale stabilità (l’Italia in questo campo tiene le posizioni e si sta preparando ad accogliere i grandi flussi provenienti dai paesi del Brics; l’andamento dei consumi interni si caratterizza per una visibile tendenza al ribasso e conferma che le famiglie italiane stanno rimodulando i propri modelli di consumo, riducendoli dal punto di vista quantitativo. Combinando assieme i tre indici di macro-settore si ottiene lo Slim Factor complessivo, che mostra un andamento in via di stabilizzazione: un possibile segnale per un possibile nuovo decollo nel prossimo biennio.
Comunicazione Expo? Non pervenuta
«Expo 2015 delude. Almeno sotto il profilo della comunicazione». E’ questo il commento di Beppe Facchetti, presidente Assorel: «Ad oggi poco e’ stato fatto, quasi nulla si e’ visto e il tempo stringe. Un evento come questo, in una citta’ come Milano, dovrebbe poter contare e far lavorare molte agenzie di comunicazione. Mentre fino ad ora sono solo 3 o 4 quelle impegnate. La societa’ Expo si sta basando su finanziamenti che provengono solo da sponsorizzazioni e per noi e’ una scelta sbagliata. Serve una partecipazione da parte del mondo pubblico».
Note:
Costituita a fine 2011, Confindustria Intellect è la Federazione Italiana della ‘comunicazione, consulenza, ricerche, web publishing’, riconosciuta come associazione di 1° livello di Confindustria. Aderiscono: Assirm, Assocomunicazione, Assoconsult, Assorel, Unicom, Fedoweb che, nel complesso, annoverano 1008 imprese per un totale di 25.000 addetti con 4 miliardi di euro di ricavi.