L’agenzia, che ha realizzato pro bono la campagna, ribadisce con fermezza la natura puramente informativa dell’iniziativa
“Non promuove ideologie, ma ricorda l’esistenza di leggi dello Stato italiano a tutela delle donne”: questa la risposta di Hub09 alle polemiche sollevate da Pro Vita sulla campagna a tutela dei diritti delle donne “lei è” patrocinata da Pubblicità Progresso.
Articolata in spot tv, stampa, affissioni e social, la campagna vuole informare le donne sui diritti sanciti dalla Costituzione, dalle leggi, dai decreti e dalla Carta dei diritti dell’UE e allo stesso tempo promuovere l’autodeterminazione e salvaguardare la salute delle donne e le loro libere scelte.
La legge 194 che garantisce la libertà di scelta sulla maternità, l’articolo 37 della Costituzione sulla parità salariale e il Codice Rosso per la protezione di chi denuncia violenze sono le leggi evidenziate dalla campagna.
«Riteniamo che chiedere la sospensione di uno spot che si limita a citare leggi vigenti rappresenti un paradosso democratico – dichiara Marco Faccio, fondatore di Hub09 -. L’informazione sui diritti costituisce un servizio pubblico essenziale, non propaganda. Come agenzia, siamo orgogliosi di aver contribuito a una campagna che supporta la consapevolezza femminile sui propri diritti. Continueremo a sostenere LEI È e il suo fondamentale messaggio: conoscere i propri diritti è il primo passo per vederli rispettati».