La campagna ‘Responsibly the Beer’ di McCann Italy e Craft London per Ubrew, una piccola birreria artigianale di Londra, porta l’unico argento all’Italia nella categoria Promo & Activation più un altro bronzo. In Print & Publishing neppure un lavoro italiano in shortlist.
CANNES – “Al di là dei soliti cliché, è stata davvero una grande esperienza, un viaggio tra insight umani, semplici e low tech seppure abilitati dalla tecnologia”. Stephan Xiberras, President & Chief Creative Officer BETC France e presidente della giuria Promo & Activation, ha descritto così in conferenza stampa i criteri di giudizio adottati per selezionare i lavori meritevoli di un premio.
Secondo Xiberras “ogni categoria è promo, ma l’activation aggiunge qualcosa in più alla strategia di marketing” e questo qualcosa in più è stato espresso molto bene dal GP andato alla campagna USA ‘Boost Your Voice’ di Boost Mobile e formato da 180LA per aiutare gli americani poveri e svantaggiati a votare alle presidenziali del novembre scorso e far sentire la loro voce in tutto il paese.
Ovvio contendente per il massimo premio #Fearless Girl, “un lavoro impressionante” sottolinea Xiberass, ma che non esemplifica il concetto di promo e activation così bene quanto l’azione di Boost per promuovere un diritto e renderne possibile l’esercizio: l’operatore mobile ha infatti trasformato i propri punti vendita in seggi elettorali per portare al voto minoranze e poveri altrimenti costretti a lunghe code per votare, un’operazione nata dalla constatazione di numerosi dati di fatto riscontrati durante le presidenziali del 2012.
Sotto l’unica campagna italiana premiata con un argento, l’unico finora, e un bronzo. La firmano per Ubrew McCann Italy e Craft London
Print Ads Suck? Comunicare con grandi audience non è caratteristica propria della stampa, ha detto Fran Luckin, Chief Creative Officer Grey Africa e presidente della giuria Print & Publishing, mostrando l’annuncio ‘Print Ads Suck’ (veicolato in OOH in Olanda dall’agenzia musicale MassiveMusic) che ha portato in giuria per stimolare “domande filosofiche sui lavori iscritti, dibattiti su immagini dal vero e trattate, su AR e VR e art direction e l’inserimento sul digitale di attività tipicamente materiche come la pittura”.
Alla fine, la campagna Burger King ‘Flame Grilled Since 1954’ che si è aggiudicata il GP Print & Publishing secondo Luckin evoca “tutto il meglio dei grandi classici della stampa, ma è stata creata con mezzi moderni per essere diffusa su canali moderni come i social”. Nessun premio all’Italia che in Print & Publishing non ha portato neppure un lavoro in shortlist dei 49 iscritti.
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