Ricavi netti per 2,38 miliardi di $ per Interpublic nel secondo trimestre, con una crescita del 4,7% rispetto a un anno fa e una crescita organica del 7,9%. L’utile netto nel periodo è di 229,6 milioni, con un Ebita rettificato di 370,1 milioni di dollari e un margine del 15,6% sui ricavi netti.
Ritoccata leggermente in meglio la stima per fine anno, rispetto allo scorso aprile, dal 6% al 6,5%.
«La crescita nel trimestre è stata ben distribuita nelle regioni del mondo, nei settori dei clienti e nelle nostre unità operative – ha detto Philippe Krakowsky, ceo of IPG -. Un elemento di differenziazione delle nostre performance è la nostra capacità di unire creatività, tecnologia digitale e dati per creare soluzioni di marketing che rispondano alle esigenze di trasformazione aziendale dei nostri clienti. Come tutte le aziende, stiamo affrontando un periodo di incertezza macroeconomica e geopolitica e una visibilità limitata. Ad aprile, abbiamo aumentato la nostra aspettativa di crescita organica per il 2022 al 6% e, vista la crescita durante la prima metà dell’anno, crediamo che supereremo una crescita organica del 6,5% e manterremo un margine Ebitda rettificato del 16,6%».
Interpublic ha inoltre annunciato alcune nomine chiave. Daryl Lee, da ceo globale di IPG Mediabrands, è stato nominato ceo globale di McCann Worldgroup, al posto di Bill Kolb che rimarrà come chairman.
Eileen Kiernan, ceo di UM, andrà alla guida di IPG Mediabrands come global ceo. Tutte le nomine hanno effetto immediato anche se, fino al 6 settembre, tutti e tre continueranno a lavorare con gli attuali team per gestire al meglio la transizione.
