Intervenendo questa mattina al dibattito organizzato da PwC nell’ambito della serie ‘Competere per riavviare il futuro’ e dedicato al ruolo dei media, Massimo Beduschi, presidente di WPP e CEO e Chairman di GroupM, ha fornito le stime della holding media riguardo alla chiusura del 2020.
Si tratta di stime in revisione, ha avvertito, perché realizzarle “è diventato più complicato e difficile” e fatte prima delle ultime disposizioni del governo.
La forchetta è tra -10% e -13%: “qualche settimana fa eravamo più vicini a -10%, ora siamo passati all’altro estremo”, ha aggiunto Beduschi, lasciando però uno spiraglio a seconda di come andranno le prossime settimane e quali segnali restituirà questo, finora parziale, lockdown.
Quanto ai diversi mezzi, la TV è vicina a -14%, il digitale soffre molto meno e anche quest’anno riuscirà a chiudere con un piccolo segno positivo, per la radio le stime di GroupM dicono -25%, la stampa dovrebbe chiudere complessivamente in calo del 30% (-20% i quotidiani, -40% i periodici), il cinema farà -60%, l’OOH – 40%.
“Siamo alla vigilia di un momento molto importante per i consumi”, ha aggiunto Beduschi il quale prevede “più abbonamenti in streaming e meno panettoni e spumante” negli acquisti degli italiani, sempre più concentrati sulla casa, come suggerisce anche la lettura delle 7 identità digitali degli italiani durante la pandemia.