Il gruppo WPP ha stabilito il piano in risposta alla call to action lanciata dai professionisti del settore neri per ristabilire equità anche nel mondo della pubblicità
WPP ha annunciato ieri una serie di azioni e impegni per combattere l’ingiustizia razziale e sostenere a livello lavorativo talenti neri e di altre minoranze etniche.
Il gruppo ha deciso di rispondere punto su punto ai 12 indicati dalla lettera aperta diretta al settore della pubblicità da oltre 1200 professionisti neri, che tocca i temi delle assunzioni, valorizzazione dei dipendenti, promozioni fino alla pubblicazione dei dati sulla diversità, dichiarando che accelererà il percorso che già stanno compiendo le agenzie.
WPP ha inoltre dichiarato che utilizzerà la propria influenza e portata per dare risalto a tematiche, educare e ispirare azioni attraverso i lavori creati dalle proprie agenzie e nel rapporto con clienti, competitor, associazioni e fornitori per far si che questa rappresentanza sia garantita anche nella vita reale. Come già avvenuto con l’impegno del ceo Mark Read a non partecipare a panel con soli uomini, così il gruppo ha annunciato formalmente che non presenzierà a eventi in cui persone di colore non siano presenti. Allo stesso modo promuoverà la partecipazione di persone di colore come speaker per aumentare la loro visibilità e supporterà aziende gestite da persone appartenenti a minoranze etniche scegliendole come fornitori.
Infine investirà in 3 anni 30 milioni di dollari per finanziare programmi di inclusione sia interni che esterni: ciò avverrà attraverso donazioni, offerta di servizi pro bono e lavori per supportare charity e organizzazioni che combattono il razzismo e si impegnano a sviluppare talenti e professionalità. La messa in pratica di tutto quanto detto sarà monitorata da un Global Inclusion Council di nuova istituzione, in contatto col ceo e il comitato esecutivo.
Mark Read, ceo di WPP, ha dichiarato «Nelle scorse tre settimane ho ascoltato il dolore, la rabbia e la frustrazione dei nostri colleghi neri insieme a una chiara domanda di cambiamento. E’ il momento di abbracciarlo e usare la nostra creatività, scala e influenza per fare la differenza nella lotta al razzismo. WPP deve supportare ed elevare i suoi dipendenti neri e degli altri gruppi sotto-rappresentati non come un’iniziativa per la diversità e l’inclusione ma come imperativo morale e di business».