Cade un’altra testa di alto profilo: è quella di Tham Hai Meng, Worldwide Chief Creative Officer di Ogilvy che l’agenzia ha licenziato dopo un’indagine sul suo comportamento scaturita dalle denunce di alcuni dipendenti.
Secondo quanto riferisce Adage, John Siefert, CEO di Ogilvy, ha inviato una nota al personale dichiarando di esser stato informato dei reclami dei dipendenti prima e dopo l’indagine secondo cui “il comportamento di Tham è stato una chiara violazione dei valori e del codice di condotta aziendali”.
Ogilvy, che aveva nominato Tham Global Chief Creative Officer 10 anni fa, non ha voluto commentare ulteriormente. All’ultimo Festival di Cannes Tham – tra i più attivi su Twitter con commenti sui Lions – aveva annunciato l’intenzione di portare 20 donne in posizioni senior nelle agenzie del network entro il 2020 e di voler collaborare con 3% Movement per creare benchmark con cui monitorare la soddisfazione degli impiegati di Ogilvy.
Ieri in serata è giunta anche la notizia della defenestrazione del global chief creative officer di McCann Health Jeremy Perrott. La motivazione: “una denuncia riguardante una violazione” del codice di condotta dell’azienda, presentata da un dipendente. Alla denuncia è seguita un’indagine dell’azienda che ha portato alla fuoriuscita di Perrott a giugno. Come riporta la stampa estera, si tratterebbe di “linguaggio offensivo e inappropriato”.