AssoComunicazione volta pagina e vara un progetto di rinnovamento. Diciotto le agenzie in uscita a fine anno
AssoComunicazione volta pagina e vara un rinnovamento nella forma e nella sostanza. Un cambiamento invocato dal presidente Massimo Costa che aveva indicato alcuni punti del nuovo programma come pregiudiziali rispetto al suo impegno. La prima novita’ riguarda il nome che da AssoComunicazione diventa Assocom (Associazione aziende di comunicazione) per evidenziare la missione di rappresentare tutte le realtà che agiscono sul mercato per progettare e produrre azioni di comunicazione che toccano tutti i canali e i nuovi punti di contatto con il consumatore. Viene anche introdotto un nuovo logo, più adatto e flessibile, con una grande A che ingloba la C di comunicazione.
Una seconda novita’ riguarda la nomina di Stefano Del Frate a direttore generale, chiamato a sostituire il dimissionario Fidelio Perchinelli. Perchinelli rimarra’ a.d. di AssAP Servizi e continuera’ a far parte dei cda di Auditel, Audiweb, Audipress, Audioutdoor e Audimovie di cui è anche presidente. Inoltre Perchinelli rappresentera’ AssoCom nel direttivo dello Iap e nel cda di Pubblicità e Progresso. Del Frate a sua volta è entrato nei comitati tecnici delle stesse organizzazioni.
Grazie a un budget previsionale 2013 ridimensionato sul fronte dei costi, AssoCom concentrera’ le risorse a disposizione su tre temi, attorno a cui ruota il piano di attività promosso da Costa prima degli incontri del road show: formazione, informazione e consulenza. Il piano di formazione prevede la formazione di base dei nuovi assunti e un ampio capitolo dedicato alla digitalizzazione del mercato, vista come importante opportunità per il settore per ritornare a interpretare quel ruolo consulenziale per le aziende che, negli ultimi tempi si e’ un po’ perso sotto i colpi della crisi.
Le attività di informazione saranno invece tese a ottenere una leadership culturale sui temi della comunicazione. Per questo si auspica una stretta collaborazione con l’ambiente accademico in ambito universitario, alla ricerca di nuovi modelli di comunicazione e strutturali per le aziende partecipanti. E’ previsto un audit di base tendente ad accertare come il mercato si autoregola rispetto ai prezzi praticati per ogni forma di attività di comunicazione. E’ prevista l’apertura di nuovi canali di comunicazione sui principali social networks che consentano una partecipazione attiva degli associati e dei loro professionisti. Questo processo culminerà con un convegno, che negli intendimenti dovrebbe fornire ai partecipanti spunti e suggerimenti per l’individuazione di un nuovo modello di agenzia, probabilmente più integrato e caratterizzato da un rapporto più chiaro con le aziende committenti.
La recente introduzione di una nuova normativa sui contratti del personale e le nuove norme tributarie che obbligano le agenzie a diventare responsabili della correttezza fiscale di tutta la filiera di sviluppo, anche nei confronti di terzi partecipanti, sono temi su cui gli associati potranno ricevere consulenza da professionisti in ambito legale e fiscale.
Sul fronte delle agenzie associate, in 18 hanno lasciato quest’anno l’associazione: 5 spiegando che non si sentivano piu’ rappresentate e 13 perche’ impossibilitate nel pagare le quote.