Già attiva dallo scorso anno in UK, la partnership tra IPG Mediabrands e NewsGuard si estende in altri paesi tra cui Italia, Francia, Germania e Usa.
NewsGuard è nata nel 2018 dall’iniziativa del giornalista Steven Brill e dell’ex editore del WSJ Gordon Crovitz per offrire un sistema di rating della credibilità delle fonti di informazione, indicata con una specie di ‘etichetta nutrizionale’ per siti e testate.
NewsGuard ha concesso in licenza a Mediabrands il suo database sulla credibilità, che copre il 95% della fruizione di news online nei paesi in cui è attiva. Le agenzie useranno i dati costantemente aggiornati e revisionati sulla base di criteri giornalistici e apolitici per informare le decisioni di media buying e sapere che siti includere o escludere dalle pianificazioni in programmatic.
In questo modo i siti che ottengono il bollino verde saranno premiati, dai piccoli giornali locali alle tv nazionali, fino a blog di nicchia e testate di settore, mentre quelli che invece avranno il bollino rosso saranno penalizzati. Per fare un esempio, i clienti di Mediabrands avranno accesso a oltre 1,800 domini che hanno livelli di credibilità molto alti, di 80/100 punti e oltre, ma che ancora non compaiono sulle liste compilate dalle aziende. Ben 692 domini vantano un punteggio di 100/100.
Tale accordo permetterà anche ai clienti di ridurre l’utilizzo delle ‘keyword blocklists’, che tanto hanno danneggiato fior di testate che trattano argomenti come ‘covid’ ed ‘elezioni’, penalizzando solo quelle che veramente campano di disinformazione e bufale, o pubblicano regolarmente contenuti falsi, distorti o teorie cospirazioniste.
Joshua Lowcock, Chief Digital Officer, UM & Global Brand Safety Officer, Mediabrands, commenta «La nostra partnership con NewsGuard ha già contribuito a espandere la portata di inventory di qualità disponibile, garantendo insieme che la pubblicità rimanga in contesti sicuri e adatti ai brand».
A distinguere NewsGuard da altri servizi è il processo che fa affidamento più sull’intelligenza umana che sul machine learning per individuare la disinformazione.
“A differenza di altre categorie non sicure per i brand come violenza o pornografia, la disinformazione è impossibile da rilevare con le sole soluzioni di intelligenza artificiale – ha affermato Steven Brill, co-ceo di NewsGuard -. I clienti di Mediabrands potranno accedere ai nostri dati di valutazione dettagliati e trasparenti rilevati da giornalisti qualificati per espandere l’inventory dei siti di notizie affidabili su cui fare pubblicità e per evitare di finanziare inavvertitamente informazioni false o disinformazione tramite programmatic advertising».