La tendenza indicata da ricerche, distinte ma convergenti, realizzate da Advertiser Perception e da IAB US
In USA sia la disponibilità di spazi sia gli investimenti in modalità programmatica stanno crescendo a ritmo serrato.
Secondo una recente ricerca di Advertiser Perceptions, nel gennaio scorso chi vende spazi media ha allocato circa il 40% dell’inventory programmatica su mobile, l’11% in più rispetto alle disponibilità del display (28%) e il 6% in più dei video. Anche gli investimenti stanno adottando questa modalità di acquisto, ma in modo non del tutto sincronico rispetto all’offerta. La domanda, infatti continua a privilegiare il display (41%) mentre il mobile è a quota 30% e i video intorno al 29%.
Anche lo studio condotto da IAB in USA sembra confermare questo andamento: analizzando le risposte di 200 aziende sulle loro percezioni della pubblicità su mobile, la ricerca realizzata da OVUM per IAB ha rilevato che il 76% del campione percepisce il programmatic buying come uno sviluppo importante per la pubblicità su mobile, ma sono ancora pochi quelli che hanno adottato questa modalità d’acquisto.
Secondo lo studio, il 41% dichiara infatti di considerare il programmatic un valido aiuto per raggiungere i propri pubblici, ma solo il 27% lo sta attualmente utilizzando (il 18% via private ad exchange e il 17% usando open ad exchange). Lo studio ha anche rilevato che il 65% del campione ha investito di più su mobile rispetto ai due anni precedenti, con un 9% dei marketer che hanno incrementato i loro budget mobile di oltre il 50%, tagliando di conseguenza gli investimenti su pc/desktop (lo ha fatto il 31%), TV (31%), OOH (20%) e radio (18%).
SCARICA LA RICERCA DI IAB US ‘MARKETERS PERCEPTION ON MOBILE ADVERTISING