Le attività verrano integrate in AOL. Insieme conteranno su 25 brand e un’audience di 1 miliardo di utenti. L’obiettivo è di arrivare a un’audience di due miliardi entro il 2020
Dopo una contrattazione durata mesi, è giunta ieri l’ufficializzazione dell’acquisizione da parte di Verizon delle attività internet di Yahoo per un totale di 4,8 milioni di dollari.
La transazione, spiega la nota stampa, rilancerà un nuovo player nel mercato mobile forte di 1 miliardi di utenti, inclusi 600 milioni di utenti mobile attivi ogni mese, e brand di primo piano grazie alla combinazione con il business di AOL, acquisita da Verizon un anno fa.
Yahoo verrà infatti integrato in AOL sotto la direzione di Marni Walden, EVP and President Product Innovation e New Businesses organization di Verizon. Marissa Mayer, CEO di Yahoo, rimarrà per il momento in azienda ma probabilmente fino al momento in cui la transazione verrà completata.
Tim Armstrong, CEO di AOL, ha dichiarato che verrà valorizzata la capacità produttiva di Yahoo costruita negli anni in categorie come news, finanza e sport.
Si riapre fondamentalmente una partita, quella della pubblicità e dei contenuti online, nella quale Yahoo era stata messa nell’angolo da Google e Facebook. Complessivamente AOL e Yahoo contano su 25 brand: tra quelli di AOL si contano Huffington Post, TechCrunch, Engadget, MAKERS e AOL.com più la piattaforma di programmatic adv One by AOL. Tra gli asset di Yahoo, da ricordare il servizio email che conta 225 milioni di utenti attivi ogni mese in tutto il mondo, la DSP Brightroll, il servizio di mobile app analytics Flurry, la piattaforma di native adv Gemini e Millennial Media nel mobile adv.
Nell’email mandata oggi pomeriggio da Aol a prospect e clienti, si spiega che “con la forza di Verizon, l’obiettivo è di arrivare a un’audience di due miliardi di persone entro il 2020”.
La vendita non include il patrimonio in liquidi di Yahoo, le quote in Alibaba Group Holdings e quelle di Yahoo Japan e il cosiddetto Excalibur portfolio di brevetti non core. Questi asset continueranno ad essere detenuti da Yahoo, che cambierà nome al closing dell’operazione e diventerà una società di investimento quotata.
L’acquisizione dovrebbe essere finalizzata nell’ultimo trimestre del 2016 o al più tardi all’inizio del 2017.
