A fronte di un contesto del mercato complicato, Rai Pubblicità chiude i primi sei mesi in territorio positivo. L’attenzione è ora focalizzata sui prossimi Mondiali di calcio in autunno
Nonostante le difficoltà del mercato e la revisione dei tetti d’affollamento, Rai Pubblicità chiude il primo semestre in positivo, a perimetro costante rispetto al periodo omologo 2021.
Lo ha rivelato Gian Paolo Tagliavia, amministratore delegato di Rai Pubblicità, in occasione della presentazione dei Palinsesti autunnali.
«Il risultato del primo semestre – ha detto il manager – è buono. Abbiamo registrato una leggera crescita del fatturato rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso, al netto degli Europei di Calcio».
All’amministratore delegato è stato poi chiesto se fosse già tangibile un ‘effetto Chiara Ferragni’ sulle richieste di presenza degli spender per il prossimo Festival di Sanremo. «Abbiamo ricevuto moltissime richieste di chiarimenti. Ma il clima positivo non è attribuibile solo alla presenza della Ferragni… Diversamente da quanto accadeva in passato, abbiamo già il nome del prossimo direttore artistico. Il mercato percepisce la costruzione di un progetto». Una programmazione che dovrebbe garantire ulteriori risultati positivi per la manifestazione e per la raccolta pubblicitaria.
Circa un ‘effetto guerra’ negativo per le strategie degli spender, Tagliavia spiega che “per questo motivo sono contento di aver registrato un risultato positivo in questi sei mesi. Le aziende sono senza dubbio preoccupate, in questo momento più dei margini che dei ricavi. Vendite e consumi stanno tenendo in questo primo semestre, ma è chiaro che i rialzi dei costi dell’energia (e delle materie prime, ndr) si fanno sentire. Per il prossimo semestre si respira una certa incertezza, ma diversi operatori strutturati, secondo le loro previsioni, non ipotizzano un autunno drammatico”.
A rendere meno cupo l’ultimo trimestre dell’anno c’è la presenza dell’evento catalizzatore per eccellenza: i Mondiali di Calcio. E pazienza se la Nazionale di Mancini scelleratamente ha fallito – come il predecessore Ventura – l’appuntamento. Con il Campionato di Serie A fermo, le partite in chiaro trasmesse dalla Rai avranno una sicura attenzione da parte de pubblico.
Barbarani “In Rai raddoppia la quota delle connected tv”
Con una tv generalista e tematica sostanzialmente ferma sul fronte del fatturato, a continuare la sua corsa è il digitale «Nei primi 5 mesi dell’anno abbiamo registrato un +20% del fatturato – ha detto Francesco Barbarani, responsabile area digital e cinema di Rai Pubblicità – Cresce il numero di aziende attive, grazie alla complementarietà dell’audience e al basso affollamento. Da tempo in Rai si parla di total video e i risultati si vedono. I nuovi contenuti non vengono più studiati per vivere e morire in tv, ma per espandersi e continuare il loro corso sulle varie piattaforme».
Continua anche il lavoro sull’addressable adv, mentre sullo Spot Replacement sulla lineare “ci stiamo lavorando”.
Barbarani ha poi proseguito: «Siamo di fronte a un’evoluzione distributiva che porta a un incremento della nostra copertura. Gli ultimi mesi ce l’hanno insegnato: il consumatore e i suoi modi di fruizione si sono evoluti, e noi ci siamo evoluti di pari passo. Qualche dato: fermo restando che la copertura media del network Rai è di 25 milioni a settimana (sui 15-64) – un dato direttamente legato all’evoluzione distributiva, ossia quello sulla connected TV – il 37% del nostro traffico digitale sul video è fatto da connected, mentre l’anno scorso eravamo al 20%. È molto interessante anche sottolineare che, a livello anagrafico, il profilo del fruitore della connected tv è complementare a quello televisivo, tant’è che l’80% è sotto i 55 anni».
Per quanto riguarda la qualità del contenuto, Barbarani ha parlato di brand safety: «Il nostro prodotto è riconosciuto dal mercato come sicuro, coinvolgente, vario e ricco di messaggi valoriali. Senza contare che il nostro editore negli ultimi anni ha prodotto oltre 300 original per la piattaforma RaiPlay».
Qui gli highlight della presentazione dei palinsesti Rai.