MFE-Mediaforeurope ha presentato i conti del 2022. Flettono i ricavi, con la pubblicità che è calata dell’1,8%. Positivo invece l’andamento della raccolta nel primo trimestre 2023
Mfe-Mediaset ha chiuso il 2022 a livello di capogruppo con ricavi pari a 2.801,2 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 2.914,3 milioni del 2021, e un utile di 27,4 milioni rispetto ai 214 milioni del 2021. L’utile netto reported è di 216 milioni (374 milioni nel 2021) rispetto ai 190 milioni del 2019 pre-Covid. L’utile netto adjusted ha raggiunto i 247 milioni, con una crescita del 30% rispetto al 2019 pre-Covid.
Un risultato che il ceo Pier Silvio Berlusconi definisce “molto positivo”: l’utile netto è stato superiore alle attese “soprattutto alla luce dell’andamento difficoltoso dell’economia registrato nel corso dell’anno a causa delle condizioni geopolitiche estremamente negative a livello internazionale».
Nel 2022 i ricavi pubblicitari totali di MediaForEurope in Italia sono calati dell’1,8% a 1,946 miliardi di euro, ha spiegato agli analisti Matteo Cardani, direttore generale marketing & ad operations di Publitalia .E’ però rimasta inalterata la quota del mercato pubblicitario, sempre al 40,5%.
Per quanto riguarda il 2023, “nella prima parte dell’esercizio in corso, il quadro geo-politico internazionale rimane estremamente incerto a causa del perdurante conflitto in Ucraina e della elevata spinta inflattiva” spiega il gruppo. E in tale contesto, “l’andamento della raccolta pubblicitaria del primo trimestre in Italia, supportato da ottimi risultati editoriali, è decisamente positivo, stabile rispetto all’omologo periodo 2022, l’unico trimestre in crescita (+2%) dell’intero anno rispetto al 2021”. In Spagna, dopo i primi due mesi caratterizzati da un contesto di mercato ancora piuttosto difficile, la raccolta ha registrato un progressivo miglioramento sia a marzo che, per quanto finora visibile, nel mese di aprile.
Per i mesi successivi, “in entrambi le aree di attività del Gruppo la visibilità sull’evoluzione del mercato pubblicitario rimane scarsa. Ma il confronto progressivo della raccolta dovrebbe avvenire con trimestri che lo scorso anno avevano fatto registrare andamenti in flessione. In particolare, il secondo e il terzo trimestre 2022 avevano sofferto l’avvio del conflitto in Ucraina, mentre l’ultimo trimestre era stato parzialmente condizionato dai Mondiali di calcio in Qatar, di cui il Gruppo non deteneva i diritti”.
Gli investimenti saranno rivolti in particolare sui contenuti locali, sui nuovi mercati della pubblicità digitale e per la partecipazione in ProsiebenSat1, società nella quale MFE conferma il proprio ruolo di azionista di lungo periodo.
Sempre in tema di investimenti, gli impegni a supporto dell’attività caratteristica del Gruppo (acquisizione di diritti in chiaro di opere cinematografiche e serie tv, sulla base in prevalenza di accordi pluriennali con i principali fornitori internazionali di contenuti) sono previsti sostanzialmente in linea con quelli dell’ultimo esercizio.