CRTV si unisce ad altri 18 paesi aderendo all’appello lanciato da EBU per chiedere che le frequenze nella banda sotto 700 Mhz restino al broadcasting del digitale terrestre.
L”Appello per l’Europa’ è stato lanciato da 57 tra associazioni e aziende attive nel settore della radiodiffusione e dell’industria culturale per sollecitare i politici e le autorità di autoregolamentazione a preservare la banda inferiore ai 700 Mhz il cui futuro utilizzo dopo il 2030 sarà deciso nel 2023 nel corso della World Radiocommunication Conference.
In gioco, segnala EBU, c’è il futuro dell’infrastruttura europea più utilizzata in Europa – la usano 80 milioni d famiglie, il 43% dell’Unione Europea – per guardare la TV attraverso il digitale terrestre e quello delle produzioni culturali e gli eventi di ogni genere.
Solo mantenendo la destinazione attuale della banda Uhf al broadcasting, spiega Crtv, “queste industrie potranno continuare a condividere le frequenze in maniera efficiente, senza sprechi e interferenze, e soprattutto potranno continuare ad erogare i loro servizi, crescere e innovare come ogni altra industria. Senza questa banda, la televisione digitale terrestre, servizio gratuito, ubiquo e accessibile a tutti, non sarà più possibile”.
Secondo CRTV c’è in gioco anche la sicurezza: in caso di disastro naturale o di una crisi improvvisa il broadcast terrestre assicura il raggiungimento di tutta la popolazione con servizi informativi, senza intermediazioni, intrusioni o costi aggiuntivi.