L’analisi di GroupM dell’evento del 21 maggio, che ha registrato un risultato superiore alle edizioni pre-covid
Sono stati 9,2 milioni i contatti registrati da Radio Italia Live – Il Concerto, che si è svolto sabato 21 maggio. Un dato superiore rispetto a quello registrato durante l’ultima edizione pre-pandemia (maggio 2019) nonché in tutte le edizioni precedenti di un’iniziativa inaugurata nel 2012.
E’ quanto emerge dall’analisi realizzata dalla unit business intelligence & insight di GroupM, guidata da Federica Setti.
Se la televisione ha mantenuto ben saldo il suo ruolo di primo mezzo, con oltre 5,1 milioni di italiani esposti in diretta ad almeno uno spezzone del concerto (tra TV8, SkyUno e Radio Italia TV) ed un numero di spettatori TV sul minuto medio superiore del 29% a quanto registrato nel 2019, il secondo gradino del podio è spettato quest’anno al digital e ai social, canali di fruizione esclusiva per 2,3 milioni di italiani.
Alle spalle della radio, terzo mezzo capace di coinvolgere ben 1,7 milioni di persone, da rilevare il dato di piazza: ben 50.000 gli spettatori in presenza stimati, considerando sia chi è riuscito a ottenere un posto nella piazza a capienza calmierata sia chi ha vissuto il concerto da dietro le transenne, sfondo perfetto per un evento che ha segnato un momento di rottura.
Una total audience costituita da 9,2 milioni di individui, interessante – al di là del dato numerico – anche da un punto di vista qualitativo. Grazie alla scelta degli artisti, il concerto è stato infatti in grado di coinvolgere tanti pubblici diversi presidiando il target storico di Radio Italia ma crescendo soprattutto tra i più giovani (rispetto al 2019 l’audience tra i 15-34 è cresciuta del +51%) e tra i principali target commerciali.