Intrattenimento e autoproduzione in primo piano. Rafforzato il sistema crossmediale con la radio e l’offerta web allargata. Per le tre reti principali ci saranno meno spazi dedicati ai film, che migreranno sulle reti digitali
Lo scenario media cambia, muta, si evolve, ma a Mediaset sono sicuri: il futuro è la tv generalista. A sostenerlo è Piersilvio Berlusconi che ieri, alla presentazione dei palinsesti autunnali alla stampa (ad aziende e investitori sono state dedicate una serata settimana scorsa e una stasera), si è mostrato convinto dell’assioma. “Non lo diciamo noi – ha aggiunto – ma lo provano gli ingressi in Italia negli ultimi anni dei principali colossi del media globale come Sky, Discovery, Viacom, Paramount”. Tutte con aspirazioni da televisione generalista, dopo peraltro averne denunciato quasi tutte la fine anni fa. Per inciso, Piersilvio nella competizione tra canale 8 e 9 vede meglio attrezzato il primo, in quanto ha alle spalle Sky.
Ma per fare una grande tv generalista, ha aggiunto il vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Mediaset, non bastano “mezzi economici planetari”. Serve, come ha aggiunto Marco Paolini, direttore generale palinsesto e distribuzione Mediaset, “saper usare un linguaggio moderno ma declinato a seconda della platea. Per rispettare questo paradigma in autunno vedremo i primi risultati di un grande sforzo produttivo le cui parole chiave sono: creatività, innovazione, talento, quantità di programmi e tradizione, parola che sintetizza quello che è il dna del nostro gruppo”.
E così, approfittando di un trend di mercato positivo sul fronte della raccolta pubblicitaria (sono 13 mesi con il segno più) e di anni di lavoro sull’efficenza, Mediaset mette le macchine avanti tutta. Rafforzando in primis il sistema di comunicazione del gruppo, che dopo le operazioni sulla radio (le emittenti Finelco, mentre Rmc rimarrà ad Hazan e sarà attiva una partnership) e sul web (Banzai Media e Yahoo), le consente di raggiungere ogni giorno oltre 40 milioni di persone e il 90% dei Millenials.
Un rafforzamento che guarda lontano e a mercati internazionali a seguito dell’accordo su Premium con Vivendi. Oltre alla pay tv, l’intesa mira a creare una major per la produzione e una piattaforma europea per la distribuzione di film e serie on demand. “Modalità che insieme alla tv generalista – ha detto Berlusconi – sarà predominante in futuro. Al momento però il mercato è piccolo, non solo in Italia ma in tutta Europa”.
Un sistema crossmediale basato sulla potenza della tv generalista: è questa la sintesi a Cologno. “La generalista alimenta la possibilità di fare autoproduzioni, che a sua volta genera maggiori occasioni di adv unconventional e branded content, ci offre occasioni di sinergie con le nostre radio, garantisce maggiori video da veicolare sul nostro digital, più qualità di diritti per le tematiche”.
Di fatto la novità di quest’anno sono i maggiori investimenti sull’autoprodotto: dalle 21 del 2015 alle 24 di quest’anno (e per la prima volta lo sono tutti e tre gli access prime time delle tre reti). E di programmazione in generale: 8 in prime per Rete4, 4 su Italia1 e 41 su Canale5. Sulle generaliste ci sarà più spazio per l’intratteniento, mentre serie e soprattutto film migreranno sulle tematiche.
Palinsesti, in attesa di Celentano graphic novel a febbraio, Canale 5 cala gli assi Zelig con De Sica e Hunziker, GF Vip e la serie sul Papa. Italia1 con music game, talent e one show
Molte le novità nei palinsesti autunnali di Mediaset. Soprattutto su Canale5, ma anche su Italia1, il livello di investimento sarà molto alto. Piersilvio Berlusconi ha parlato di una stagione giocata all’attacco con, vista la quantità di novità in palinsesto, qualche rischio calcolato. Ma, a bilanciare il tasso di innovazione introdotto, non mancano in palinsesto le certezze che rappresentano le fondamenta degli ascolti delle tre reti.
Sette debutti per il prime time di Canale 5
Ben sette sono i programmi nuovi nel prime time di Canale5. Si parte dal nuovo show con Gerry Scotti (con i bambini protagonisti), al Grande Fratello Vip condotto da Illary Blasi, dalle 4 puntate speciali Zelig Event, con la inedita coppia Hunziker e Christian De Sica, ad House Party, 6 serate a tutta musica con la prima speciale incentrata sulla coppia Ferilli-De Filippi e a seguire focalizzate su protagonisti della musica. E poi: Solo per Loro (genitori separati devono riavvicinarsi e condividere scelte nell’interesse dei figli), Your Song (music show con cantanti alla ricerca della canzone del secolo), e una serie di Concerti evento (Laura Pausini, Pooh ed altri).
I sabati saranno targati Maria De Filippi (con Tu si que vales, C’è Posta per te, Amici), mentre soprattutto i martedì ci saranno le partite in chiaro della Champions (che da quest’anno sarà a break even). Tra le fiction più attese: Chiamatemi Francesco (incentrata sulla vita del Papa), Rimbocchiamoci le maniche (con Sabrina Ferilli), Operazione Mafia Capitale. In seconda serata spazio poi al nuovo Matrix di Nicola Porro, al nuovo programma di Chiambretti, che torna alle origini con una contaminazione tra attualità e spettacolo.
A febbraio poi toccherà ad Adrian, graphic novel creata da Celentano, e a una serie tv lunga con Gianni Morandi,
Cultura moderna arriva su Italia1
Su Italia1 le novità sono l’access prime time La Nuova Cultura Moderna (di Antonio Ricci) e in prime People come together (music game con Alvin), Talent Show (basato su beffe e prese in giro) e un nuovo format con Simona Ventura. Previsti one show con Pintus e Andrea Pucci.