Nel bimestre gennaio/febbraio la raccolta pubblicitaria di Mediaset ha segnato +3,5% e anche marzo è positivo. “Siamo fiduciosi di chiudere il primo trimestre con un risultato positivo” ha detto Matteo Cardani, vice direttore generale di Pubblitalia, in risposta agli analisti. Per quanto riguarda il 2016 il manager ha detto di aspettarsi che il mercato italiano possa segnare un incremento del 2-2,5% e che Mediaset possa “mantenere la propria quota di mercato”.
Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi ieri sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha esaminato il bilancio consolidato del Gruppo Mediaset al 31 dicembre 2015 e approvato il progetto di bilancio della capogruppo Mediaset S.p.A
I ricavi netti ammontano a 3.524,8 milioni di euro rispetto ai 3.414,4 milioni del 2014.
In particolare, i ricavi in Italia sono stati pari a 2.554,2 milioni di euro rispetto ai 2.483,4 milioni del 2014. In Spagna i ricavi ammontano a 971,9 milioni di euro rispetto ai 932,1 milioni del 2014.
L’Ebit è positivo per 231,4 milioni di euro rispetto ai 248,7 milioni del precedente esercizio. In Italia, Ebit positivo per 26,8 milioni di euro rispetto ai 104,3 milioni del 2014. Anche in Spagna dato positivo pari a 205,2 milioni di euro rispetto ai 144,8 milioni dello scorso esercizio
Il risultato netto consolidato ammonta a 4,0 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro del 2014. Su tale risultato – spiega una nota – hanno inciso oneri pari a 24,9 milioni di euro connessi alla rideterminazione in Italia dell’aliquota fiscale IRES a partire dal 2017 introdotta dalla Legge di Stabilità. Al netto di tale componente l’utile netto sarebbe stato pari a 28,9 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, in un anno con investimenti in acquisizioni e in contenuti esclusivi, vede comunque un’ulteriore leggera riduzione dagli 861,3 milioni di euro del 2014 agli 859,4 milioni di euro del 2015. Mediaset spiega che si tratta della migliore posizione finanziaria raggiunta negli ultimi otto anni.
Mediaset Premium ha chiuso l’esercizio con ricavi in crescita a 558,8 milioni rispetto ai 538,4 milioni del 2014 “in controtendenza con l’andamento in contrazione del mercato pay”, spiega la nota dell’azienda, secondo la quale “i nuovi diritti esclusivi hanno generato nel secondo semestre una crescita del fatturato per Premium dell’11% speculare all’analogo calo percentuale dei ricavi della concorrenza pay”, con gli abbonati Premium arrivati a quota 2,01 milioni.
In crescita sia in Italia sia in Spagna la raccolta pubblicitaria.
In Spagna, dove la ripresa economica è consolidata, i ricavi pubblicitari televisivi lordi sono cresciuti a 933,3 milioni di euro rispetto agli 889,2 milioni dell’esercizio precedente (+5,0%).
In Italia, dove nel 2015 il mercato ha segnato ancora un risultato negativo, i ricavi pubblicitari televisivi lordi Mediaset hanno registrato una crescita in assoluta controtendenza: 2.002,8 milioni di euro, +1,0% sul 2014 (1.982,4 milioni di euro). La quota di mercato Mediaset è stata pari al 33,5%, in crescita rispetto al 2014 (33,0%) e in linea con il 2010, ultimo anno di mercato pubblicitario in espansione.
La capogruppo Mediaset S.p.A. chiude l’esercizio 2015 con un risultato netto di 50,4 milioni di euro rispetto ai 37,1 milioni di euro del 2014.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione nei prossimi mesi, l’azienda comunica che nei primi due mesi del 2016 l’andamento della raccolta pubblicitaria in Italia delle concessionarie del Gruppo ha fatto registrare un aumento in linea con i tassi di crescita degli ultimi trimestri in un contesto caratterizzato da una domanda che rimane stabile rispetto all’ultima parte del 2015. I ricavi pubblicitari in Spagna evidenziano nei primi mesi dell’anno un buon tasso di crescita in un mercato dove la ripresa economica è già maggiormente consolidata. “In presenza di condizioni generali progressivamente più stabili – spiega la nota – è prevedibile che nella prima parte dell’anno l’andamento dei ricavi pubblicitari di Gruppo si mantenga positivo. La quota di mercato delle concessionarie in Italia e Spagna è prevista in consolidamento dei livelli attuali, escludendo gli eventi sportivi che caratterizzeranno la prima parte della stagione estiva”.