A partire dal numero di marzo, in edicola da domani, il mensile sarà la prima e unica realtà indipendente al mondo a valutare in modo scientifico la funzionalità dei dispositivi di ausilio elettronico
Quattroruote inaugura la nuova era delle prove su strada: al via i test sull’efficacia degli Adas, acronimo che individua i sistemi di assistenza alla guida.
A partire dal numero di marzo, in edicola da domani, il mensile fondato nel 1956 da Gianni Mazzocchi e oggi diretto da Gian Luca Pellegrini, sarà la prima e unica realtà indipendente al mondo a valutare in modo scientifico la funzionalità dei dispositivi di ausilio elettronico (i cosiddetti Adas, advanced driver assistance system) destinati ad affiancare il guidatore.
All’interno delle prove su strada (realizzate come sempre nella propria pista di Vairano), Quattroruote svolgerà e pubblicherà una serie di test dedicati utilizzando attrezzature all’avanguardia e una metodologia inedita. L’intenzione è di rendere più realistiche e severe possibili le condizioni d’intervento dei sistemi in esame, valutando ad esempio, come il dispositivo di frenata automatica reagisce se si imbatte in un pedone adulto con passeggino, in un ciclista o in un bambino. Contesti mutevoli che differenziano le prove di Quattroruote anche dai test dell’unico ente ufficiale attualmente attivo, l’Euro NCAP, a cui il mensile non desidera sostituirsi bensì essere complementare, svolgendo analisi che come nella sua tradizione editoriale si avvicinano alle situazioni di utilizzo reale.
“Con il progetto Adas, vogliamo creare consapevolezza negli automobilisti, facendo loro comprendere appieno il valore di questi dispositivi” spiega Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote: “allo stesso tempo, desideriamo velocizzare il processo di crescita nel campo della sicurezza attiva, fornendo a Case e costruttori elementi aggiuntivi in un campo che promette di divenire dirimente in un futuro imminente”.
Uno strumento d’analisi inedito e importante, quello offerto da Quattroruote sul suo intero sistema di comunicazione, che conferma la propria vocazione di servizio al consumatore e riferimento per l’intera filiera: i risultati dei test sugli Adas non saranno infatti solo a disposizione dei lettori bensì saranno utilizzati anche dalla compagnia di assicurazioni Generali Italia, partner del progetto con la sua società di servizi innovativi Generali Jeniot.
“I risultati ottenuti nei test aiutano i nostri clienti a rendersi conto della validità di questi dispositivi nell’utilizzo di tutti i giorni. Inoltre, la valutazione sul campo arricchisce ulteriormente il nostro sistema di determinazione del premio della Rc auto, che sarà adattato in funzione delle effettive prestazioni dei sistemi di assistenza alla guida dell’auto”, ha spiegato Francesco Bardelli, ceo di Generali Jeniot e chief business transformation officer di Generali Italia, intervistato per l’occasione da Quattroruote.